domenica 17 luglio 2011

Il nucleare non si fa dimenticare

Non si faranno le centrali nucleari in Italia, e bastano quelle esistenti nel mondo per mantenere vivo il ricordo dello scampato pericolo, qui da noi. 

Ma siamo sicuri? Non direi. Il nostro globo terraqueo è troppo piccolo per pensare che ciò che avviene in Giappone o in Usa sia troppo lontano per non riguardarci  nel vivo  fosse solo per risvegliare  in noi la solidarietà nei confronti di quelle persone che sono e saranno colpite dai grandi disastri  e dai piccoli incidenti, nascosti, sottostimati, dimenticati dai media.

Ieri due notizie di incidenti che hanno portato alla chiusura di un paio di reattori e centrali in Giappone e nel New Jersey negli Stati Uniti.

Nel primo caso il reattore n.1 della centrale nucleare di Ohi, nella prefettura di Fukui, deve essere  fermato con procedura manuale per un problema al sistema di raffreddamento.   Il reattore n.1 è a tecnologia PWR da 1.120 MW, è entrata in esercizio nel 1977.  

Nell'altro caso raccontato dal Washington Post è stato spento l'impianto nucleare Salem 2, nel New Jersey,   per una fuoriuscita di acqua radioattiva. Salem 2 è costituita da un reattore a tecnologia PWR da 1.130 MW, è entrata in esercizio nel 1981 ed ha una licenza operativa fino al 18 Aprile del 2040 (?!). Produce circa  9,669 GWh all'anno.

Come ci ricorda  Radio New Zealand 35 dei 54 reattori giapponesi sono attualmente spenti, alcuni per il disastro a seguito del terremoto dell'11 Marzo scorso altri per ispezioni e manutenzioni correnti.



- Japan's Kansai Electric to shut down reactor due to technical failures
- NJ’s Salem 2 nuclear plant taken offline after leak of low-level radioactive water 

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2 commenti:

  1. Non bisogna dimenticare la presenza di un'autorità mondiale per il nucleare. potrebbe essere uno strumento che controlli il nucleare... ma di fatto non è così ed è solo uno strumento dei potenti. Il nucleare è come molte altre fonti, pericolosa se usata male.

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