LG Chem ha completato la costruzione del più grande impianto al mondo di batterie agli ioni di litio per auto elettriche, con una capacità di produzione utile per realizzare 100.000 automobili all'anno. L'impianto si trova nella Provincia Nord Chungcheong, esattamente a Ochang, della Corea del Sud.
LG sta lavorando per avere un sistema stabile di produzione di batterie per auto elettriche dal momento che ha iniziato a fornire le celle agli ioni di litio alla GM per la vettura ibrida Chevrolet Volt già dal settembre scorso, uno dei tanti accordi simili con i principali costruttori mondiali.
Entro il 2013 costruirà un altro impianto in Corea ed un terzo a Holland, nel Michigan, è attualmente in costruzione.
L'azienda coreana ha stretto accordi con oltre 10 produttori globali finora, tra cui GM, Ford, Renault Samsung e Hyundai-Kia mirando a una quota del 25 per cento del mercato globale entro il 2015.
Investimenti aziendali e prestiti 'di stimolo' americani da parte dell'amministrazione Obama permetteranno, così spera il costruttore, di acquisire una buona fetta del mercato globale delle batterie per auto elettriche e ordini per 8 trilioni di Won (5,14 miliardi di euro) nel 2013 e 16 trilioni di Won (10,28 miliardi di euro) entro il 2015.
The market for lithium batteries used in electric vehicles will consequently grow to be worth about 8 trillion won by 2013, and further to 16 trillion won by 2015.
The market for lithium batteries used in electric vehicles will consequently grow to be worth about 8 trillion won by 2013, and further to 16 trillion won by 2015.
Fonte: chosun.com
Leggere anche:
- Batterie. Statunitensi e coreani insieme a Holland
.
c'è chi investe e fa sviluppo per fronteggiare i maggiori costi della mobilità termica nei prossimi decenni, c'è chi si mette a vendere con 20 anni di ritardo i SUV e c'è chi si trastulla nel sottosviluppo...
RispondiElimina100 mila automobili all'anno? Ma se solo in Italia i veicoli sono 34 milioni? Bastano solo per fare andare con l'elettrico lo zero virgola qualcosa delle auto italiane.
RispondiEliminaMi sembra troppo poco.