In crescita la produzione idroelettrica (+56,7%) e fotovoltaica (+5,8%). Nel 2018 domanda a 321,9 miliardi di kWh (+0,4% vs 2017), valore più alto da 6 anni.
Nel mese di dicembre 2018, secondo quanto rilevato da Terna, la società che gestisce la rete elettrica nazionale, la domanda di elettricità in Italia è stata di 26,5 miliardi di kWh, in diminuzione dell’1,5% rispetto allo stesso mese del 2017.
L’andamento della domanda ha risentito dell’effetto temperatura e calendario: quest’anno, infatti, dicembre ha avuto un giorno lavorativo in più (19 vs 18) ma ha fatto registrare una temperatura media mensile superiore di un grado centigrado rispetto a dicembre 2017. Il dato destagionalizzato e corretto dagli effetti contrapposti di temperatura e calendario, porta a una variazione della domanda elettrica di dicembre pari a -1,1%.
Secondo i primi dati provvisori elaborati da Terna, il totale dell’energia elettrica richiesta in Italia nel 2018 ammonta a 321,9 miliardi di kWh, valore in lieve aumento (+0,4%) rispetto al 2017 (a parità di calendario la variazione non cambia). La domanda di elettricità del 2018, che è stata soddisfatta per il 35% da produzione di fonti di energia rinnovabile (rispetto al 32% nel 2017), rappresenta il valore più alto dal 2013.
A livello territoriale la variazione tendenziale di dicembre 2018 è risultata ovunque negativa: -1,5% sia al Nord che al Sud e -1,3% al Centro.
In termini congiunturali, il valore destagionalizzato e corretto per calendario e temperatura dell’energia elettrica richiesta a dicembre 2018 ha fatto registrare una variazione positiva dello 0,4% rispetto al mese precedente (novembre 2018). Il profilo del trend si mantiene tuttavia su un andamento debolmente decrescente.
Nel mese di dicembre 2018 la domanda di energia elettrica è stata soddisfatta per l’86,6% con produzione nazionale e per la quota restante (13,4%) dal saldo dell’energia scambiata con l’estero. In dettaglio, la produzione nazionale netta (23,2 miliardi di kWh) è diminuita del 2,8% rispetto a dicembre 2017. In crescita le fonti di produzione idrica (+56,7%) e fotovoltaica (+5,8%); in flessione le altre fonti (geotermica -1,2%; termica -9,2%; eolica -15,4%).
Nel mese di dicembre 2018, secondo quanto rilevato da Terna, la società che gestisce la rete elettrica nazionale, la domanda di elettricità in Italia è stata di 26,5 miliardi di kWh, in diminuzione dell’1,5% rispetto allo stesso mese del 2017.
L’andamento della domanda ha risentito dell’effetto temperatura e calendario: quest’anno, infatti, dicembre ha avuto un giorno lavorativo in più (19 vs 18) ma ha fatto registrare una temperatura media mensile superiore di un grado centigrado rispetto a dicembre 2017. Il dato destagionalizzato e corretto dagli effetti contrapposti di temperatura e calendario, porta a una variazione della domanda elettrica di dicembre pari a -1,1%.
Secondo i primi dati provvisori elaborati da Terna, il totale dell’energia elettrica richiesta in Italia nel 2018 ammonta a 321,9 miliardi di kWh, valore in lieve aumento (+0,4%) rispetto al 2017 (a parità di calendario la variazione non cambia). La domanda di elettricità del 2018, che è stata soddisfatta per il 35% da produzione di fonti di energia rinnovabile (rispetto al 32% nel 2017), rappresenta il valore più alto dal 2013.
A livello territoriale la variazione tendenziale di dicembre 2018 è risultata ovunque negativa: -1,5% sia al Nord che al Sud e -1,3% al Centro.
In termini congiunturali, il valore destagionalizzato e corretto per calendario e temperatura dell’energia elettrica richiesta a dicembre 2018 ha fatto registrare una variazione positiva dello 0,4% rispetto al mese precedente (novembre 2018). Il profilo del trend si mantiene tuttavia su un andamento debolmente decrescente.
Nel mese di dicembre 2018 la domanda di energia elettrica è stata soddisfatta per l’86,6% con produzione nazionale e per la quota restante (13,4%) dal saldo dell’energia scambiata con l’estero. In dettaglio, la produzione nazionale netta (23,2 miliardi di kWh) è diminuita del 2,8% rispetto a dicembre 2017. In crescita le fonti di produzione idrica (+56,7%) e fotovoltaica (+5,8%); in flessione le altre fonti (geotermica -1,2%; termica -9,2%; eolica -15,4%).
Dal Comunicato stampa Terna
I nostri grafici
Per anno solare. Il consumo del mese si pone tra i livelli medio bassi degli ultimi 13 anni.
Per una migliore lettura degli ultimi 8 anni vediamo il grafico sottostante che permette di localizzare il consumo al quarto posto.
Di seguito vediamo i grafici da noi realizzati prendendo i dati ufficiali pubblicati da Terna a partire dal Gennaio 2006 ad oggi.
Per anno solare. Il consumo del mese si pone tra i livelli medio bassi degli ultimi 13 anni.
Qui vediamo, dal Gennaio 2006 ad oggi, i mesi in sequenza che rivelano una linea che negli ultimi mesi segna una tendenza alla risalita.
Nel prossimo grafico si evidenzia una sequenza di barre negative relative alle percentuali degli ultimi 69 mesi, ciascuno dei quali si confronta con lo stesso mese dell'anno precedente. Essendo percentuali che si riferiscono allo stesso mese dell'anno precedente il grafico mostra bene la progressione positiva e negativa di anno in anno. Dopo la significativa crescita della maggior parte dei mesi estivi del 2015, si nota un forte calo nell'anno successivo, 2016, per poi invertire nuovamente con un rialzo nel 2017 mentre nel 2018 vediamo alti e bassi con prevalenza di segni positivi con eccezione degli ultimi due mesi.
Adesso prendiamo visione del grafico, significativo e chiaro, che rappresenta l'andamento dei consumi come sommatoria dei 12 mesi precedenti alla rilevazione del mese trascorso. Esso disegna il crollo progressivo. Negli ultimi mesi la silouette disegna alti e bassi con i picchi sempre meno elevati e valli più profonde. Un paio di anomalie vengono dalle crescite dei consumi nei mesi estivi degli ultimi due anni a causa delle condizioni climatiche contingenti, dovuti al riscaldamento globale, a cui si è aggiunta la chiusura francese per le 12 centrali nucleari in revisione a cavallo del 2016/2017, energia da noi prodotta e non importata per i nostri bisogni. In generale si vedono curve con picchi sempre più bassi e minimi più profondi. Adesso siamo in una fase più o meno stabile.
Con l'ultimo grafico abbiamo una panoramica dei consumi di energia elettrica degli ultimi 16 anni. Nel 2018 domanda a 321,9 miliardi di kWh (+0,4% vs 2017), valore più alto da 6 anni.
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