In crescita la produzione idrica (+25%) ed eolica (+17,4%). Nei primi dieci mesi del 2018 la domanda sale dello 0,8% rispetto al corrispondente periodo del 2017.
Nel mese di ottobre 2018, secondo quanto rilevato da Terna, la società che gestisce la rete elettrica nazionale, la domanda di elettricità in Italia è stata di 26,9 miliardi di kWh, in aumento del 2,1% rispetto allo stesso mese del 2017. La performance della domanda ha risentito dell’effetto calendario e temperatura: quest’anno, infatti, ottobre ha avuto un giorno lavorativo in più (23 rispetto a 22) ma ha fatto registrare una temperatura media mensile superiore di oltre 1°C rispetto a ottobre del 2017. Il dato destagionalizzato e corretto dall’effetto calendario e temperatura, porta a una variazione della domanda elettrica di ottobre dell’1,1%.
La domanda elettrica dei primi dieci mesi del 2018, pari a 269 miliardi di kWh, è in crescita dello 0,8% rispetto al corrispondente periodo del 2017. In termini rettificati la variazione è positiva dello 0,7%.
A livello territoriale, la variazione tendenziale di ottobre 2018 è risultata ovunque positiva: +1,9% al Nord, +2,1% al Centro e +2,6% al Sud.
Il valore destagionalizzato e corretto per calendario e temperatura dell’energia elettrica richiesta a ottobre 2018 ha fatto registrare una variazione negativa (-0,6%) rispetto al mese precedente (settembre 2018). Il profilo del trend rimane tuttavia su un andamento crescente.
Nel mese di ottobre 2018 la domanda di energia elettrica è stata soddisfatta per l’85,3% con produzione nazionale e per la quota restante (14,7%) dal saldo dell’energia scambiata con l’estero. In dettaglio, la produzione nazionale netta (23,1 miliardi di kWh) è aumentata dello 0,8% rispetto a ottobre del 2017. In forte crescita le fonti di produzione idrica (+25,1%) ed eolica (+17,4%); in flessione le fonti di produzione termica (-2,5%) e fotovoltaica (-10,1%); stabile quella geotermica.
La domanda elettrica dei primi dieci mesi del 2018, pari a 269 miliardi di kWh, è in crescita dello 0,8% rispetto al corrispondente periodo del 2017. In termini rettificati la variazione è positiva dello 0,7%.
A livello territoriale, la variazione tendenziale di ottobre 2018 è risultata ovunque positiva: +1,9% al Nord, +2,1% al Centro e +2,6% al Sud.
Il valore destagionalizzato e corretto per calendario e temperatura dell’energia elettrica richiesta a ottobre 2018 ha fatto registrare una variazione negativa (-0,6%) rispetto al mese precedente (settembre 2018). Il profilo del trend rimane tuttavia su un andamento crescente.
Nel mese di ottobre 2018 la domanda di energia elettrica è stata soddisfatta per l’85,3% con produzione nazionale e per la quota restante (14,7%) dal saldo dell’energia scambiata con l’estero. In dettaglio, la produzione nazionale netta (23,1 miliardi di kWh) è aumentata dello 0,8% rispetto a ottobre del 2017. In forte crescita le fonti di produzione idrica (+25,1%) ed eolica (+17,4%); in flessione le fonti di produzione termica (-2,5%) e fotovoltaica (-10,1%); stabile quella geotermica.
Dal Comunicato stampa Terna
I nostri grafici
Per anno solare. Il consumo del mese si pone tra i livelli medi degli ultimi 13 anni.
Di seguito vediamo i grafici da noi realizzati prendendo i dati ufficiali pubblicati da Terna a partire dal Gennaio 2006 ad oggi.
Per anno solare. Il consumo del mese si pone tra i livelli medi degli ultimi 13 anni.
Per una migliore lettura degli ultimi 8 anni vediamo il grafico sottostante che permette di localizzare il consumo al secondo posto dietro al 2011.
Qui vediamo, dal Gennaio 2006 ad oggi, i mesi in sequenza che rivelano una linea che negli ultimi mesi segna una tendenza alla risalita.
Nel prossimo grafico si evidenzia una sequenza di barre negative relative alle percentuali degli ultimi 67 mesi, ciascuno dei quali si confronta con lo stesso mese dell'anno precedente. Essendo percentuali che si riferiscono allo stesso mese dell'anno precedente il grafico mostra bene la progressione positiva e negativa di anno in anno. Dopo la significativa crescita della maggior parte dei mesi estivi del 2015, si nota un forte calo nell'anno successivo, 2016, per poi invertire nuovamente con un rialzo nel 2017 mentre nel 2018 vediamo alti e bassi con prevalenza di segni positivi.
Adesso prendiamo visione del grafico, significativo e chiaro, che rappresenta l'andamento dei consumi come sommatoria dei 12 mesi precedenti alla rilevazione del mese trascorso. Esso disegna il crollo progressivo. Negli ultimi mesi la silouette disegna alti e bassi con i picchi sempre meno elevati e valli più profonde. Un paio di anomalie vengono dalle crescite dei consumi nei mesi estivi degli ultimi due anni a causa delle condizioni climatiche contingenti, dovuti al riscaldamento globale, a cui si è aggiunta la chiusura francese per le 12 centrali nucleari in revisione a cavallo del 2016/2017, energia da noi prodotta e non importata per i nostri bisogni. In generale si vedono curve con picchi sempre più bassi e minimi più profondi. Adesso siamo in fase di crescita.
Per un aggiornamento della produzione nazionale di energia elettrica derivata da fonti rinnovabili rimandiamo la lettura ad un prossimo post dedicato.
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