A settembre 2018 si stima, per i flussi commerciali da e verso i paesi extra Ue, un calo congiunturale per le esportazioni (-3,7%) e un aumento per le importazioni (+4,1%).
La flessione congiunturale delle esportazioni è estesa a quasi tutti i raggruppamenti principali di industrie, con l’eccezione dei beni di consumo durevoli (+1,1%). L’energia (-13,9%) e i beni intermedi (-4,3%) registrano una marcata riduzione. Dal lato dell’import, l’aumento congiunturale è più intenso per i beni di consumo durevoli (+18,2%) e i beni strumentali (+6,5%).
Nell’ultimo trimestre, la dinamica congiunturale dell’export verso i paesi extra Ue risulta negativa (-0,6%), con un’ampia diminuzione dei beni strumentali (-3,8%). Nello stesso periodo, le importazioni sono in forte crescita congiunturale (+6,0%), determinata soprattutto dall’energia (+10,0%), dai beni strumentali (+9,6%) e dai beni di consumo durevoli (+7,2%).
A settembre 2018, le esportazioni sono in diminuzione anche su base annua (-7,3% che si riduce a -3,1% eliminando l’effetto prodotto dal diverso numero di giorni lavorativi). La flessione è rilevante per i beni strumentali (-13,2%) e i beni di consumo durevoli (-7,1%). Le importazioni registrano invece un forte aumento tendenziale (+17,5% che aumenta a +21,8% dopo la correzione per i giorni di calendario), determinato principalmente dall’energia (+39,0%), dai beni di consumo durevoli (+33,6%) e dai beni strumentali (+21,6%).
Il surplus commerciale a settembre 2018 è stimato pari a +79 milioni, in forte diminuzione rispetto a +3.521 milioni di settembre 2017. Da inizio anno diminuisce l’avanzo nell’interscambio di prodotti non energetici (da +48.176 milioni per il 2017 a +47.776 milioni per il 2018).
A settembre 2018 l’export verso la Turchia (-31,1%), Russia (-24,9%), Medio Oriente (-18,6%), paesi MERCOSUR (-18,3%), Giappone (-17,5%) e Cina (-17,3%) è in forte diminuzione su base annua. In aumento le vendite di beni verso i paesi ASEAN (+4,5%).
Gli acquisti da paesi OPEC (+35,5%), paesi ASEAN (+34,1%) e Stati Uniti (+26,3%) registrano incrementi tendenziali molto più ampi della media delle importazioni, mentre sono in diminuzione quelli dai paesi MERCOSUR (-5,6%) e dal Giappone (-3,9%).
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