Il consumo di gas nel mese di Marzo 2018 ha subito un aumento considerevole per il secondo mese consecutivo, 26,7% circa dopo un buon incremento anche a Febbraio 2018 di 11,2% dell'anno nuovo. Le cause si possono riassumere in un concetto chiaro, il freddo. Ma sarà davvero questa la causa unica anche se è scontato che sia la primaria? Lo possiamo capire solo andando a vedere i consumi di gas negli altri due settori importanti, quello relativo all'uso nelle centrali termiche che producono energia elettrica e quello industriale.
Come dicevamo il terzo mese dell'anno fa registrare un'ampia crescita del 27,7% confrontata allo stesso mese dell'anno passato così come possiamo riscontrare dai dati forniti puntualmente dalla Snam e pubblicati nel proprio sito web.
Utilizzando questi dati siamo in grado di realizzare i nostri consueti grafici, dati della Snam che sono ufficiosi per gli ultimi due mesi, e quelli ufficiali, fino a Gennaio 2018, forniti dal Ministero dello Sviluppo Economico aggiornati. I dati Snam, per nostra esperienza, differiranno poco da quelli che il Ministero fornirà tra qualche settimana, discostando di poco o nulla, forse appena qualche decimale di % al massimo. Dati e grafici che prendono in esame gli ultimi 13 anni, dati che ci permetteranno di fare autonomamente le nostre valutazioni sull'attuale situazione guardando quelli che pubblichiamo qui sotto.
Dunque rileviamo che nel mese di Marzoil consumo sale del 27,7% (era del +11,2% a Febbraio 2018) rispetto allo stesso mese del 2017. Quantitativamente a Marzo abbiamo bruciato e messo in rete 8.222,3 milioni di m3 Standard (dato provvisorio Snam) contro i 6.491 milioni di metri cubi (dato ufficiale del Ministero) dello stesso mese del 2017.
I nostri grafici
I grafici, da noi realizzati con i dati ufficiali del Ministero e gli ultimi della Snam e quelli provvisori del mese appena trascorso, servono per dare una chiara visione, con una sola occhiata, della situazione al di là delle parole e delle interpretazioni più o meno puntuali o addomesticate da interessi vari.
Il primo grafico mostra l'andamento dei mesi suddivisi per anno solare dal Gennaio 2006 ad oggi. Il consumo di gas di Marzo 2018 è superiore al consumo dello stesso mese dell'anno passato, +27,7%.
Lo stesso grafico con gli ultimi 8 anni per evidenziare l'andamento recente e individuarne la posizione, comunque al di sotto al consumo del 2011.
Il grafico successivo delle percentuali mette in luce la predominanza del segno negativo dei mesi dal 2012 fino al 2014 e il segno positivo dal 2015 con una prevalenza blu interrotta saltuariamente.
Il grafico sottostante dà la misura della quantità di gas consumato la somma nei 12 mesi precedenti partendo a ritroso dalla data dell'ultimo rilevamento. E' evidente sia il crollo costante dal 2007 sia una risalita costante a partire dalla fine del 2014 e le impennate dei mesi a cavallo 2016/2017 dovute al consumo per fornire di energia la Francia che aveva 12 centrali nucleari in stand by. Probabilmente il forte incremento del consumo di gas dei mesi estivi e autunnali sono dovuti alle condizioni climatiche con temperature alte, da record, il ricorso prima ai climatizzatori in estate e quindi consumo di energia elettrica prodotta dalle centrali elettriche di turbogas e la ritardata accensione delle stufe a gas in autunno. Nonostante le temperature l'inversione nella crescita dei consumi è cominciata dall'estate del 2017 come vediamo nella curva del grafico.
Vediamo adesso la produzione nazionale di gas .
Continua la tendenza alla diminuzione costante della produzione nazionale anche a Marzo 2018 con una riduzione del 15% circa rispetto allo stesso mese del 2017 con 443 milioni di metri cubi (dato provvisorio), contro 521 milioni di m3 di un anno fa. Molto meno della metà rispetto a quanto si produceva nel 2006.
Di conseguenza la curva continua a seguire il crinale discendente evidenziata dal grafico qui sotto riportato della quantità di gas prodotto con la somma nei 12 mesi precedenti partendo a ritroso dalla data dell'ultima rilevazione. Il grafico testimonia la caduta produttiva inesorabile.
Vedremo prossimamente se i consumi generali sono legati a una richiesta inferiore da parte dell'industria o delle centrali a turbogas per la generazione dell'energia elettrica. Lo vedremo in Post dedicato.
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