lunedì 5 febbraio 2018

Il consumo di gas in Italia a Gennaio 2018 scende precipitosamente del 21% circa, come la produzione nazionale -6%

Dopo due mesi consecutivi di crescita dei consumi di gas che hanno fatto pensare ad un ulteriore aumento del consumo dovuto al freddo apparente per tutto il mese, si è registrato invece una caduta a picco dei consumi. 
Il primo mese dell'anno appena trascorso fa registrare una crollo de 21% circa confrontata allo stesso mese dell'anno passato come possiamo riscontrare dai dati forniti puntualmente dalla Snam e pubblicati nel proprio sito web. 
Utilizzando questi dati siamo in grado di realizzare  i nostri consueti grafici, dati della Snam che sono ufficiosi per gli ultimi due mesi, e quelli ufficiali, fino a Novembre 2018, forniti dal Ministero dello Sviluppo Economico aggiornati. I dati Snam, per nostra esperienza, differiranno poco da quelli che il Ministero fornirà tra qualche settimana, discostando di poco o nulla, forse appena qualche decimale di % al massimo. Dati e grafici che prendono in esame gli ultimi 13 anni, dati che ci permetteranno di fare autonomamente le nostre valutazioni sull'attuale situazione guardando quelli che pubblichiamo qui sotto.

Dunque rileviamo che nel mese di Gennaio il consumo scende del 21% (era del +28%  a Dicembre 2017) rispetto allo stesso mese del 2016. Quantitativamente a Gennaio abbiamo bruciato e messo in rete 
8.795,561 
milioni di m3 Standard (dato provvisorio Snam) contro gli 11.141 milioni di metri cubi (dato ufficiale del Ministero) dello stesso mese del 2017.




I nostri grafici

I grafici, da noi realizzati con i dati ufficiali del Ministero e gli ultimi della Snam e quelli provvisori del mese appena trascorso, servono per dare una chiara visione, con una sola occhiata, della situazione al di là delle parole e delle interpretazioni più o meno puntuali o addomesticate da interessi vari.

Il primo grafico mostra l'andamento dei mesi suddivisi per anno solare dal Gennaio 2006 ad oggi. Il consumo di gas di Gennaio 2017 è al terzultimo posto nel grafico per quanto riguarda gli ultimi 13 anni.



Lo stesso grafico con gli ultimi 8 anni per evidenziare l'andamento e individuarne la posizione in basso.



Il grafico successivo delle percentuali mette in luce la predominanza del segno negativo dei mesi dal 2012 fino al 2014 e il segno positivo dal 2015 con una prevalenza blu interrotta saltuariamente come è sta succedendo nei due mesi precedenti a Novembre e Dicembre quando è tornato a diventare blu, positivo, mentre l'ultimo mese risulta il quasi peggiore come decrescita rispetto agli ultimi 4 anni.



Il grafico sottostante dà la misura della quantità di gas consumato la somma nei 12 mesi precedenti partendo a ritroso dalla data dell'ultimo rilevamento. E' evidente sia il crollo costante dal 2007 sia una risalita costante a partire dalla fine del 2014 e le impennate dei mesi a cavallo 2016/2017 a dovute al consumo per fornire di energia la Francia che aveva 12 centrali nucleari in stand by. Probabilmente l'incremento del consumo di gas del mese di Agosto è dovuto alle condizioni climatiche con temperature alte, da record (continuate anche a Settembre e Ottobre) il ricorso prima ai climatizzatori e quindi consumo di energia elettrica prodotta dalle centrali elettriche di turbogas e la ritardata accensione delle stufe a gas in autunno per tornare a consumare a Novembre per la temperatura. La caduta dell'ultimo mese dimostra la repentina inversione di tendenza.



Vediamo adesso la produzione nazionale di gas .

Continua la tendenza alla diminuzione costante della produzione nazionale anche a Gennaio con una riduzione del 6% circa rispetto allo stesso mese del 2017 con 452  milioni di metri cubi (dato provvisorio), quando furono 509 un anno fa.



Di conseguenza la curva riprende il crinale discendente evidenziata dal grafico qui sotto riportato della quantità di gas prodotto con la somma nei 12 mesi precedenti partendo a ritroso dalla data dell'ultima rilevazione. Il grafico testimonia la caduta produttiva inesorabile.



Vedremo prossimamente se i consumi generali sono legati a una richiesta inferiore da parte dell'industria o  delle centrali a turbogas per la generazione dell'energia elettrica. Lo vedremo in Post dedicato.







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