sabato 17 febbraio 2018

Consumi di energia elettrica in Italia: a Gennaio -2,8%

Nel mese di gennaio 2018, secondo quanto rilevato da Terna, la società che gestisce la rete elettrica nazionale, la domanda di elettricità in Italia è stata di 27,5 miliardi di kWh, in flessione del 2,8% rispetto ai volumi dello stesso mese dell’anno precedente. La performance della domanda ha risentito dell’effetto calendario e temperatura: quest’anno, infatti, gennaio ha avuto un giorno lavorativo in più (22 vs 21) ma una temperatura media superiore di 4°C rispetto a gennaio del 2017.

 A livello territoriale, la variazione tendenziale di gennaio 2018 è stata ovunque negativa: -0,8% Nord, -4,2% al Centro e -6% al Sud.

 In termini congiunturali, il valore destagionalizzato della domanda elettrica di gennaio 2018 ha fatto registrare una variazione negativa rispetto al mese precedente (-2%). Il profilo del trend si mantiene su un andamento stazionario.

Nel mese di gennaio 2018 la domanda di energia elettrica è stata soddisfatta per l’83,4% con produzione nazionale e per la quota restante (16,6%) dal saldo dell’energia scambiata con l’estero. In dettaglio, la produzione nazionale netta (23,1 miliardi di kWh) è diminuita del 15,1% rispetto a gennaio 2017. In aumento la fonte di produzione eolica (+9,7%), in calo, invece, tutte le altre (geotermica -1,8%, idrica -2%, fotovoltaica -5,1% e termica -19,8%).

Dal Comunicato stampa Terna



I nostri grafici
Di seguito vediamo i grafici da noi realizzati prendendo i dati ufficiali pubblicati da Terna a partire dal Gennaio 2006 ad oggi.

Per anno solare. Il consumo del mese si pone tra i livelli medi degli ultimi 13 anni.



Per una migliore lettura degli ultimi 8 anni.



Qui vediamo, dal Gennaio 2006 ad oggi, i mesi in sequenza che rivelano una linea che negli ultimi mesi segna una tendenza alla risalita.



Nel prossimo grafico si evidenzia una sequenza di barre negative relative alle percentuali degli ultimi 61 mesi, ciascuno dei quali si confronta con lo stesso mese dell'anno precedente. Un salto in terreno positivo per la maggior parte dei mesi estivi del 2015 dovuto esclusivamente al caldo eccezionale e al conseguente uso/abuso dei condizionatori, cosa che ritenere identica a quella dell'anno in corso. Novembre e Dicembre ha registrato un aumento dei consumi dovuto alla temperatura più fredda rispetto all'anno passato, come fa notare il comunicato Terna.



Adesso prendiamo visione del grafico, significativo e chiaro, che rappresenta l'andamento dei consumi come sommatoria dei 12 mesi precedenti alla rilevazione del mese trascorso. Esso disegna il crollo progressivo. Negli ultimi mesi la silouette disegna alti e bassi con i picchi sempre meno elevati e valli più profonde. Un paio di anomalie vengono, come abbiamo detto sopra, dalle crescite dei consumi nei mesi estivi degli ultimi due anni a causa delle condizioni climatiche contingenti, dovuti al riscaldamento globale, a cui si è aggiunta la richiesta francese per le 12 centrali nucleari in revisione a cavallo del 2016/2017, energia da noi prodotta per i nostri bisogni e anche esportata.


Per un aggiornamento della produzione nazionale di energia elettrica derivata da fonti rinnovabili rimandiamo la lettura ad un prossimo post dedicato.








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