sabato 18 novembre 2017

Maltempo dalla siccità all’alluvione per i cambiamenti climatici

Maltempo. Mancano 60 miliardi di metri cubi d’acqua per la siccità
Mancano almeno 60 miliardi di metri cubi di acqua per effetto di un 2017 straordinariamente siccitoso in cui è caduto in Italia circa 1/3 di pioggia in meno dall’inizio dell’anno. E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti in occasione dell’ondata di maltempo con vento, pioggia e neve, sulla base dei dati Ucea relativi ai primi dieci mesi dell’anno. Non solo disagi e danni, l’arrivo della pioggia e della neve è importante per dissetare i campi resi aridi dalla siccità e ripristinare le scorte idriche nei terreni, nelle montagne, negli invasi, nei laghi e nei fiumi a secco. Le precipitazioni pero’ – sottolinea la Coldiretti – per poter essere assorbite dal terreno devono cadere in modo continuo e non violento, mentre gli acquazzoni aggravano i danni provocati dagli allagamenti con frane e smottamenti. Il repentino abbassamento della colonna di mercurio e i violenti temporali confermano i cambiamenti climatici in atto che in Italia – continua la Coldiretti – si manifestano con ripetuti sfasamenti stagionali ed eventi estremi anche con il rapido passaggio dalla siccità all’alluvione, precipitazioni brevi e violente accompagnate da bombe d’acqua con effetti sulle coltivazioni e sulla stabilità idrogeologica del territorio. A causa delle frane e delle alluvioni provocate dai cambiamenti climatici l’agricoltura italiana – conclude la Coldiretti – ha perso piu’ di 14 miliardi di euro nel corso di un decennio, tra produzione agricola nazionale, strutture e infrastrutture rurali. (13 Novembre)

Maltempo: +38% precipitazioni a novembre, Italia in tilt
Tra pioggia e neve a novembre è caduto il 38% in più di precipitazioni che hanno mandato in tilt l’Italia tra blocchi stradali, frane, allagamenti e black out elettrici che hanno coinvolto le campagne dove, con l’emergenza per pulire le strade, sono stati mobilitati migliaia di agricoltori con trattori utilizzati come spalaneve e spandiconcime adattati per la distribuzione del sale contro il gelo. E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti sulla base dei dati Ucea relativi alla prima decade di novembre. Gli effetti – sottolinea la Coldiretti – si fanno sentire sull’agricoltura con allagamenti dei campi, difficoltà di circolazione soprattutto nelle aree interne, ma anche mancanza di elettricità nelle stalle che impedisce di mungere le mucche e di refrigerare il latte che rischia cosi’ di essere gettato. Non solo disagi e danni, l’arrivo della pioggia e della neve – continua la Coldiretti – è importante per dissetare i campi resi aridi dalla siccità e ripristinare le scorte idriche nei terreni, nelle montagne, negli invasi, nei laghi e nei fiumi a secco. 
Mancano infatti – precisa la Coldiretti – almeno 60 miliardi di metri cubi di acqua per effetto di un 2017 straordinariamente siccitoso in cui è caduto in Italia circa 1/3 di pioggia in meno nei primi dieci mesi dell’anno. Le precipitazioni pero’ – sottolinea la Coldiretti – per poter essere assorbite dal terreno devono cadere in modo continuo e non violento, mentre gli acquazzoni aggravano i danni provocati dagli allagamenti con frane e smottamenti. Il repentino abbassamento della colonnina di mercurio e i violenti temporali confermano i cambiamenti climatici in atto che in Italia – continua la Coldiretti – si manifestano con ripetuti sfasamenti stagionali ed eventi estremi anche con il rapido passaggio dalla siccità all’alluvione, precipitazioni brevi e violente accompagnate da bombe d’acqua con effetti sulle coltivazioni e sulla stabilità idrogeologica del territorio. A causa delle frane e delle alluvioni provocate dai cambiamenti climatici l’agricoltura italiana – conclude la Coldiretti – ha perso piu’ di 14 miliardi di euro nel corso di un decennio, tra produzione agricola nazionale, strutture e infrastrutture rurali. (16 Novembre)

Dal sito web della Coldiretti


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