mercoledì 29 novembre 2017

Le colonnine di ricarica sono poche e spesso occupate abusivamente

Firenze è stata a lungo la capitale dei veicoli elettrici privati nel mondo, sin dal lontano 1997 quando l'allora amministrazione varò un fondo per l'incentivazione dell'uso dei veicoli elettrici in città da destinare a coloro che avessero deciso di usare questi mezzi non inquinanti. Insieme al primo 'protocollo d'intesa' l'Amministrazione iniziò a installare le colonnine di ricarica, a Firenze si vide la prima colonnina di ricarica stradale a livello globale. Nella seconda metà del primo decennio del 2000 i punti di ricarica erano già più di 500 ma sin dai primi giorni, si parla del Luglio 2007, ci dovemmo confrontare con una realtà che via via è sempre peggiorata: la sosta di scooter tradizionali e auto termiche agli stalli posti davanti alle colonnine. Era resa impossibile la ricarica. La mala pratica è continuata fino ai giorni nostri anche per una strana tolleranza dei vigili urbani nei confronti dei contravventori termici, nonostante le nostre proteste, i vigili non erano inclini né a fare multe né tanto meno a rimuovere i mezzi 'usurpatori'. Eppure i cartelli posti accanto alle colonnine erano ben presenti e visibili rendendo palese sia il divieto di sosta che la rimozione col simbolo del carro attrezzi. Per sensibilizzare l'opinione pubblica creammo una pagina su Facebook riempiendola di foto che dimostravano la cattiva pratica. L'Amministrazione notò il nostro disagio tanto è vero che si aprì un tavolo di lavoro, grazie all'assessore alla  mobilità di Firenze, con lui, con i vigili urbani e con i tecnici del Comune. Questo tavolo portò a un significativo miglioramento e anche alla sperimentazione di una cartellonistica stradale orizzontale per indicare che il posto di ricarica è dedicato ai veicoli elettrici. La Polizia Municipale cominciò a darsi da fare e, se ancora le cose non sono diventale ottimali, qualcosa è migliorato specialmente nell'approccio col problema da parte dei vigili urbani. A conferma di ciò qualche giorno fa abbiamo letto questo comunicato stampa del Comune.

Controlli della Polizia Municipale negli spazi riservati ai veicoli elettrici, sanzionati e rimossi 26 veicoli
Vita dura per chi parcheggia senza averne titolo negli spazi riservati ai mezzi elettrici. La Polizia Municipale nelle ultime settimane ha effettuato una serie di interventi mirati alla verifica di quali veicoli effettivamente occupassero i posti riservati ai mezzi elettrici.
 Complessivamente sono stati controllati 82 spazi: 26 i veicoli multati e rimossi perché, non essendo elettrici, occupavano abusivamente i posti riservati ai mezzi a batteria. In questi casi si applica la sanzione prevista dall’articolo 158 del Codice della Strada: multa di 40 euro per ciclomotori e mezzi a due ruote, la cifra sale a 85 euro per gli altri veicoli. Per tutti scatta la rimozione.
 Nel corso di questi controlli mirati la Polizia Municipale ha sanzionato ulteriori 12 veicoli parcheggiati sugli attraversamenti pedonali o in corrispondenza di intersezioni. Inoltre, grazie all’utilizzo di strumenti direttamente collegati con le banche dati, sono stati multati anche 2 mezzi risultati senza copertura assicurativa e 5 per omessa revisione. Nel primo caso la sanzione è di 849 euro oltre al sequestro amministrativo del mezzo, nel secondo la multa è pari a 169 euro. (mf)






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