sabato 30 marzo 2013

Liquid democracy: il nostro contributo

MondoElettrico ospita molto volentieri un Post di Pietro Cambi.Non ho bisogno di dirvi chi sia, immagino e presumo che lo conosciate tutti.
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Di Pietro Cambi

Liquid democracy: Il primo disegno di legge del M5 S è stato approvato. Ma non è stato il M5S.

Arieccolo, il Cassandro!

Dopo l'ultimo post su Crisis, vi sareste potuti aspettare un post su TEOTWAWNI * ed invece no.

Invece vi voglio scrivere due righe su un colpaccio che siamo riusciti a mettere a segno, nel caso vi fosse sfuggito.

Mentre gli inciucisti tramano, i politologhi strologano su geometrie governative variabili, i costituzionalisti si interrogano, gli opinionisti sbandano sotto la responsabilità di averne di proprie (di opinioni), i neoeletti 5S fanno la conoscenza reciproca e del mondo alieno in cui sono stati catapultati ed affrontano le prime battaglie e problemi (la cronaca di questi ultimi giorni), la cosiddetta Liquid democracy, la democrazia dal basso, con una incursione ferina, ha messo a segno un colpaccio clamoroso al modo tradizionale di fare politica ed alle lobbies costituite.

Nella generale distrazione dei media, intenti a tetratricotomometrie e radiografie non autorizzate del comportamento di ogni singolo parlamentare, M5S, in attesa che finalmente qualche proposta di legge filtrata dalla rete venga portata in parlamento dai cittadini eletti pentastellati. un manipolo di audaci guastatori, o ostinati idealisti ( come preferite) è riuscito a far passare in parlamento, far votare e FAR APPROVARE un provvedimento di legge, grazie ad un pugno di parlamentari bipartisan di buona volontà.

Non solo. L'ha fatto OTTO MESI FA.

UH? Ma come? Ma DOVE ma COSA?

Beh, si: è andata proprio cosi ed è nato tutto da NOI.

Da noi fondatori di Eurozev (e membri di Aspo Italia), che abbiamo lottato, scritto, divulgato, propugnato, dimostrato, per anni i concetti alla base dell'emendamento e da alcune aziende volenterose, alla Riker vanno aggiunte EVE e un noto designer automotive italiano, che ci hanno dato retta ed hanno provato a seguire il nostro esempio su scala industriale, con buoni successi.

Non voglio ripercorrere qui tutta la sagra del cinquino elettrico e di noi 4 gatti di Eurozev, oltre che di Debora, dei blog Petrolio e Crisis, sostenitrice della primissima ora, per il bi e ba precedente potrete dare una occhiata al sito di Eurozev. oppure potreste provare con una ricerca su Google alla voce "retrofit elettrico".

Riassumo solo la parte di interesse RECENTE.

Dopo diversi tentativi, ormai tre anni fa, scopro che il primo firmatario di una legge sulla modifica dei veicoli esistenti, L’On. Lulli, è di Prato. Dopo un poco di mail bombing da parte di voi lettori di Crisis  lo contatto via facebook e mi gira SUBITO il cellulare.

Lo incontro, capisco che ha una certa consapevolezza della validità del concetto ed una buona volontà di portare avanti la cosa. In effetti dopo circa un anno compare un disegno di legge a sua firma che prevede importanti incentivi ai veicoli elettrici, senza costi per i cittadini ma finanziato da una sovrattassa sulle bottiglie in pet e sugli shoppers da supermercato.

Studio un emendamento proretrofit che viene in effetti inserito nel disegno di legge.

Tuttavia il disegno segue un percorso tortuoso e difficile in commissione. Ci mette lo zampino un grande costruttore nazionale, con tanto di audizione del suo AD, che, invitato a parlare in merito agli incentivi per i veicoli elettrici, riesce a nominarli UNA VOLTA in 56 pagine di intervento e ad introdurre le auto a metano e gpl, che non c'entravano NULLA con il disegno di legge, si spaventa la motorizzazione civile, fremono e sono dubbiosi gli sparuti costruttori di veicoli elettrici.

Si arriva a Giugno 2013. Ricevo una concitata telefonata da una delle responsabili di Energoclub, associazione attiva nel settore delle rinnovabili e ben in contatto con la ns associazione Eurozev e con una similare nel frattempo sorta nel nord Italia ed insieme decidiamo di riscrivere una nuova proposta che potrà essere inserita come comma di un articolo che riprenderà l'intero disegno di legge Lulli all'interno del primo decreto “crescitalia". Qualche parlamentare di buona volontà sia di dx che di sx dichiara il suo appoggio, scrive qualche emendamento etc etc. insomma: il decreto legge, viene convertito in legge dello Stato nell’Agosto 2012. Il retrofit elettrico dei veicoli esistenti, concetto introdotto in Italia dal modesto sottoscritto ex coblogger di Crisis, è LEGGE DELLO STATO, Articolo 17 terdecies, come abbiamo dato la notizia a suo tempo.

Ovviamente, con mille caveat, limitato ad alcune categorie di veicoli, rimandando a circolari ministeriali per la sua concreta attuazione etc etc. More italico. Ma il concetto è passato.

Ed è stato concepito, scritto e proposto da un piccolo gruppo di persone senza tessere/o agganci.

Non è finita. Essendo evidenti i limiti dell'articolo cosi come passato, prendo carta penna e calamaio e scrivo una lettera ai presidenti delle commissioni interessate, ed ai deputati primi firmatari, che suggerisce le modifiche da fare per rendere pienamente operativa la norma appena approvata. La lettera viene firmata oltre che dalle nostre due associazioni anche dall' AD dell'Azienda di Design e da quello di Riker.

Continuo a lavorare sull'emendamento e, in accordo con Lulli, ne scrivo una bozza definitiva  che viene presentata in parlamento per essere inserita nella legge di Stabilità (ex finanziaria). benché sia stato riproposto da vari deputati di tutti gli schieramenti, nessuno degli emendamenti passa e poi, come sapete, cade il Governo.

Comunque vada in Parlamento, a me pare importante ricordare QUI ed ORA quale sia stato il primo provvedimento di legge proposto con una iniziativa dal basso e dalla rete, presentato da un parlamentare del PD ed approvato in parlamento. Ci sembra un giusto riconoscimento non solo per noi di Eurozev e per i tanti che ci hanno incoraggiato ed appoggiato, in rete e nel mondo reale, ma anche per i tanti che ci hanno dato una mano e sostenuto in tanti differenti modi in questi anni , senza dimenticare il coraggiosissimo Deputato Lulli e gli altri di tutti gli schieramenti che hanno accettato di portare in parlamento una proposta di legge partita dai cittadini.

A parte il lato di primo esempio italico di democrazia dal basso o, diciamo cosi, liquida, se pensate che si tratti di qualcosa di marginale, di secondario di trascurabile, di decorativo, beh vi sbagliate di GROSSO.

Due aziende italiche, ANCHE su nostra diretta indicazione stanno cercando di salvare il trasporto pubblico in Italia (e se stesse nel processo) proprio realizzando un kit di retrofit per gli autobus esistenti. Il prototipo esiste ed è in fase di sperimentazione presso un'azienda di trasporto. La cosa ha anche generato una LUNGHISSIMA interrogazione parlamentare, aimè presentata da un deputato dai precedenti non ancora chiariti, che però riassume in termini assolutamente corretti la cosa e riprende quasi parola per parola quanto da me tante volte scritto (la lettera cofirmata a titolo di esempio). Nel frattempo i comitati di base di una azienda di produzione  hanno sposato il progetto in toto e stanno cercando un referente industriale credibile, come del resto in Regione Campania.

Vada come vada, la nostra piccola idea, si è fatta grande, è maggiorenne e cammina con le sue gambe.

Da orgogliosi genitori, vi racconteremo gli sviluppi e, manco a dirlo, cercheremo di ripresentare il nostro emendamento. SE ci sarà un parlamento nei prossimi mesi, credo proprio che ne avremo l'opportunità.

AH!! Ovviamente, Lulli, il parlamentare del PD, NON è stato ricandidato a queste elezioni.

Caso o sfortuna ovviamente.

*The End Of The World As We Know It.





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4 commenti:

  1. Un appuntino:
    Un paio di link non ci starebbero male specie sul autobus retrofit.
    ;)

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  2. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  3. Quell'associazione nata al Nord é eV-Now! che con il progetto eCarsNow! ha fatto conoscere il retrofit attraverso la DeLorean di ritorno al futuro elettrica, è andata in TV su Tg3, su Striscia, al motorshow ed al gran premio di Monza, AriaNuova, una scossa alla città, fa la cosa giusta! , terrafutura, elettrocity, in onda su RMC, Klimamobility..ha creato rapporti ed aperto interessi ed ancora sta facendo... Insomma ha fatto e fa la sua bella parte promozionale ed educativa ed é per questo che è doveroso citarla in maniera opportuna, riconoscendo ai tanti membri e soci, parte di questo successo.

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  4. Pam: ma certo! Giusto ricordarla. Come del resto abbiamo fatto. Non ho ripercorso se non a larghi tratti la storia delle associazioni, altrimenti avrei dovuto ricordare la marcia su Montecitorio, gli articoli su repubblica, sole 24 ore, corriere della sera, la nazione, il Tirreno, panorama, l espresso, liberazione, la stampa. Le interviste a skynews, i servizi su tg Leonardo, le interrogaZioni parlamentari, le raccolte di firme.... Tutte cose successe negli anni. Mi interessa portare la testimonianza sulla democrazia dal basso che tanto viene teorizzata e poco applicata.

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