Come avevo notato in prima persona, due anni e mezzo fa, e mostrato cronometro alla mano (Post intitolato: L'esperienza non inganna), saremmo in grado di rendere più efficiente un sistema di trasporti pubblici, urbano, praticamente a costo zero. Il segreto (di Pulcinella) risiede nel rendere il percorso coperto dai bus tradizionali svincolato dal traffico automobilistico predisponendo delle corsie preferenziali. Si velocizza il tempo necessario a percorrere la tratta e nell'unità di tempo si riesce a trasportare più passeggeri pur utilizzando gli stessi mezzi di trasporto, i bus. Inoltre si avrebbe un vantaggio ulteriore. Senza Stop&Go causati dal traffico veicolare se non quelli delle fermate per il trasbordo dei passeggeri si consuma meno carburante e si inquina di meno.
Se la mia esperienza ha chiarito (almeno a me) una volta per tutte quale debba essere la strada da intraprendere da subito, senza sobbarcarsi costi inaccettabili e intollerabili, per alcuni versi, come quelli necessari per una rete tranviaria con indispensabili sbancamenti per rendere utilizzabile la sede stradale, l'installazione di rotaie, le linee aeree, senza dimenticare la non flessibilità nei percorsi dei tram, adesso è del tutto evidente, con l'esperienza che viene dal mondo con il BRT, il Bus Rapid Transit. Meno costoso e più facile da implementare rispetto ad un'intera rete metropolitana, il BRT si è rivelato un grande successo in città come Curitiba in Brasile e nella capitale Colombiana, Bogotà, a Delhi dove è presente dal 2008 e altre città indiane come Mumbai, Pune e soprattutto Ahmedabad, nel Gujarat dove il servizio ha raggiunto l'eccellenza.
Ad Ahmedabad
le corsie preferenziali (immagine in alto, da Sreet Blog) sono disposte nel mezzo alla strada, con regolari “stazioni” che permettono ai passeggeri di salire e scendere su entrambi i lati del bus. Con uno sviluppo attuale di 45 km di corridoi che attraversano la città, gli 83 autobus trasportano quasi 135 mila passeggeri giornalieri, con il risultati di diminuire notevolmente sia la congestione del traffico che l'inquinamento. Riducendo i tempi di percorrenza, ha persino attirato uomini d'affari che hanno deciso di abbandonare l’auto e l’autista. I responsabili dell'amministrazione cittadina affermano che ben il 57% (il 12% secondo studi indipendenti) degli automobilisti e dei motociclisti della città sono passati alla rete pubblica.
La soluzione è il BRT? Direi di si, se incrementiamo un altro poco i benefici derivanti dall'utilizzo di mezzi pubblici ancora più efficienti e ad emissioni locali zero. Parlo naturalmente dei bus elettrici e ibridi .
La soluzione è il BRT? Direi di si, se incrementiamo un altro poco i benefici derivanti dall'utilizzo di mezzi pubblici ancora più efficienti e ad emissioni locali zero. Parlo naturalmente dei bus elettrici e ibridi .
Si può fare.
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