I consumi petroliferi italiani nel mese di gennaio 2013 sono ammontati a circa 4,8 milioni di tonnellate, con una contrazione del 10,4 % (‐556.000 tonnellate) rispetto allo stesso mese del 2012.
I prodotti autotrazione, con un giorno di consegna in più, hanno rilevato le seguenti dinamiche: la benzina nel complesso ha mostrato un regresso del 13,7% (‐95.000 tonnellate) rispetto a gennaio 2012, e il gasolio autotrazione del 5,3% (‐98.000 tonnellate).
I prodotti autotrazione, con un giorno di consegna in più, hanno rilevato le seguenti dinamiche: la benzina nel complesso ha mostrato un regresso del 13,7% (‐95.000 tonnellate) rispetto a gennaio 2012, e il gasolio autotrazione del 5,3% (‐98.000 tonnellate).
A parità di giorni di consegna, il calo per la benzina sarebbe stato del 17,6% e per il gasolio del 9,6%.
La domanda totale di carburanti (benzina + gasolio) nel mese di gennaio è così risultata pari a circa 2,3 milioni di tonnellate, di cui 0,6 milioni di tonnellate di benzina e 1,7 di gasolio autotrazione, con un decremento del 7,6% (‐193.000 tonnellate) rispetto allo stesso mese del 2012.
Nel mese considerato le immatricolazioni di autovetture nuove sono diminuite del 17,6%, con quelle diesel che hanno rappresentato il 52,4% del totale (era il 55,1% nel gennaio 2012).
A gennaio 2013 il gettito fiscale stimato è risultato in calo di circa 150 milioni di euro rispetto allo stesso mese del 2012 (‐5,1%).
Roma, 13 febbraio 2013 – Comunicato stampa dell'Unione Petrolifera
Pubblichiamo come di consueto i grafici da noi elaborati con i dati provenienti dal Ministero dello Sviluppo Economico. Sempre più giù i consumi e quindi la produzione nazionale come abbiamo visto confermati negli ultimi giorni.
Il petrolio
Ecco di seguito i nostri grafici a partire dal gennaio 2006. Notare il puntino rosso di gennaio, il più in basso degli ultimi 8 anni.
Raggruppati per anno
Cliccare sul grafico per ingrandirlo
Mesi in sequenza dal gennaio 2006 ... a picco!
Il petrolio
Ecco di seguito i nostri grafici a partire dal gennaio 2006. Notare il puntino rosso di gennaio, il più in basso degli ultimi 8 anni.
Raggruppati per anno
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Mesi in sequenza dal gennaio 2006 ... a picco!
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I carburanti per autotrazione
Benzina. Osservare il puntino rosso.
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Gasolio
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Benzina + gasolio
Continuiamo a controllare il puntino rosso...
... e la caduta vertiginosa dei consumi.
Cliccare sul grafico per ingrandirlo
Piuttosto eloquente quest'ultimo grafico. Da ricollegare a quanto già sappiamo, purtroppo, ovvero l'involuzione, l'inabissamento del nostro Paese co i numeri di Gennaio 2013 riassunti nei precedenti recenti post:
con la crisi dell'auto -17,6 delle immatricolazioni,
del consumo di gas -7%,
dei consumi di energia elettrica (-2% o -2,4%) e
della produzione industriale -6,7 di Dicembre 2012.
Se ci sarà (mai) una ripresa, per stabilizzarci occorreranno lustri.
.
Massimo, quello che descrivi è un aspetto del cambiamento epocale che era inevitabile e irrevocabile in un paese come il nostro.
RispondiEliminaMa quello che tu chiami "inabissamento" è forse ormai l'unico e più efficace mezzo attraverso il quale milioni di persone comprenderanno che l'automobile, (termine coniato da Gabriele d'Annunzio)e tante altre cose annesse e connesse, sono mezzi obsoleti, dannosi, insostenibii, e che quindi vanno sostituiti con altri, che siano attuali, benefici, ragionevoli.
Sempre se vogliamo viaggiare ancora e abitare in una casa e
mangiare almeno una volta al giorno
Il rischio è che questa faccia sorridente e benigna di questo inabissamento non venga nemmeno concepita come esistente e possibile.
Chesseppoffa?
Ciao! Marco Sclarandis
consumiamo ancora 7,1 barili anno procapite: la media mondiale è 4,6, che ha da cala', considerando aumento popolazione mondiale e riduzione produzione petrolio. India 1 e Cina 2,6. La stabilizzazione è ancora lontana.
RispondiEliminaMarco, l'inabissamento dei consumi di petrolio e dei carburanti qui segnalato non è frutto di una consapevolezza del consumo sfrenato delle risorse e del falso mito dell'auto di massa, ma il segnale di un crollo economico totale. Manca il lavoro, tutto si ferma. La consapevolezza è lontana quindi nessuno agisce di conseguenza.
RispondiEliminaAllora siamo perduti:-)
RispondiEliminaMarco Sclarandis
no, finchè abbiamo da magna.
RispondiEliminaquoto tutti gli interventi.
RispondiEliminac'è tra l'altro un problema sociologico molto grave: la gente non vede e/o non accetta il cambiamento in atto.
Parlavo con un collega il quale voleva risparmiare denaro negli spostamenti..apena 10km a/r..ho suggerito (e pianificato..) bici, bici elettrica, scooter elettrico, piedi e addirittura il mio monopattino elettrico -gratis- (il solo costo è di circa 1euro ogni 70km)..
ha deciso..mi ha telefonato stasera..prende un'auto a metano..
A me questo preoccupa: il mondo (o meglio il sistema terra) collassa..la gente continua ad avvallare il collasso..
un saluto.
Molto interessanti i grafici. Sarebbe altrettanto utile pubblicarne uno che rilevi il prezzo del barile di petrolio ed il prezzo dei carburanti alla pompa in EURO nei periodi presi in esame. Penso che ci sarebbero da fare ulteriori riflessioni divertenti.
RispondiEliminaio penso che ci siano forze Politiche anche in Italia che si candidano a governare e che hanno ben capito quanto valga oggi puntare su modelli di sviluppo ecologicamente sostenibili...le stesse forze politiche criticano e hanno rallentato la chiusura della irisbus per rilanciare il trasporto pubblico, per esempio. Ho qualche speranza che anche l'Italia possa diventare più matura e aperta al cambiamento senza subirlo in modo rancoroso
RispondiEliminaSe si aggiungessero anche gpl e metano, quanto cambierebbe il grafico?
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