lunedì 18 febbraio 2013

Il cambio di paradigma è economicamente vantaggioso

Lo ha fatto notare Debora Billi nel suo Blog, Petrolio, con un suo post intitolato Clini: "L'era dell'automobile è superata, è un prodotto obsoleto". Anche il ministro se n'è accorto. E' finita l'era dell'auto. Anche se gli acquisti continuano a procedere ed aumentare in alcuni paesi dell'Europa grazie ai contributi statali e in altri paesi che emergono adesso da uno stato in cui la mobilità privata era del tutto o parzialmente assente .
In realtà non è finita l'era dell'auto ma certamente è finita o sta finendo l'era dell'auto di massa,  un elemento divenuto marginale, uno status simbol un po' demodè, l'epica trama di un romanzo popolare fatto di fraintendimenti e di sogni infranti, quelli dei 'belli tutti in fila autostrada per buttare la panza al sole sulla spiaggia affollata' o quello quelli del 'ci troviamo tutti all'ingorgo' delle diciotto'. L'auto diventerà ciò che avrebbe dovuto essere da sempre, uno strumento di lavoro né più né meno come lo è il cacciavite per l'elettricista e la macchina da cucire per l'artigiano che produce borse. 
Siamo forse alle soglie di un'evoluzione, mentale, ma scordiamoci che scaturisca da un cambio di paradigma, intelligente, quello che fa rima con 'ecologico', 'sostenibile' e via dicendo consapevolmente cosciente dei pericoli che il petrolio porta con sé: i cambiamenti climatici, l'inquinamento del pianeta, l'oppressione dei paesi che detengono i pozzi dell'oro nero, l'immane, incontrollabile sfruttamento delle risorse.
Tanto più veloce sarà l'evoluzione del cambiamento quanto più velocemente riusciremo a far capire che la mobilità elettrica, non solo quella delle auto ma anche e soprattutto quella dei mezzi da lavoro - furgoni per trasporto merci e bus per trasporto persone - è economicamente vantaggiosa. E' in questo semplice concetto che risiede il cambiamento, nella intuitiva comprensione che utilizzare un veicoli elettrico - sia esso furgone, bus o barca - è economicamente (lo dico?) 'sostenibile'. La linea di demarcazione tra ciò che si faceva ieri e ciò che si può fare oggi risiede nella conversione dei mezzi pesanti a combustibile in mezzi ibridi. Toccare con mano quale è il grande vantaggio, il risparmio, per le tasche degli utilizzatori. Poi viene da sé, automaticamente, il beneficio per il pianeta tutto, l'ambiente e la salute umana. 



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