Per vincere le resistenze e aggirare
gli ostacoli frapposti degli esteti del paesaggio non resta altro che realizzare parchi eolici lontano dalla loro vista. Naturalmente non è questa la ragione vera, quanto piuttosto l'opportunità di cogliere correnti costanti e continue per molte più ore al giorno. Quindi, quale miglior soluzione se non quella di installare le enormi turbine eoliche offshore oltre l'orizzonte dove però la profondità del mare rappresenta un problema di ancoraggio diretto sul fondo. La soluzione data è quella di turbine poggiate su piattaforme galleggianti. Una proposta da tenere in considerazione stante la possibilità di poter ottenere dal vento quattro volte l'energia necessaria in tutti gli Stati Uniti e dove, nel Maine, basterebbe l'equivalente eolico di 2 centrali nucleari per soddisfare il fabbisogno dello stato a fronte di una disponibilità effettiva di energia equivalente a 150 centrali nucleari. Vento, energia rinnovabile e pulita, al posto del nucleare non rinnovabile e perennemente insicuro.
E' infatti nel Maine che sono stati proposti due progetti eolici offshore grazie anche a importanti contributi federali per lo studio e lo sviluppo di tipo commerciale, in acque profonde. Il Segretario all'Energia Usa Steven Chu ha annunciato sostegno economico di 4 milioni di dollari per i progetti nei pressi di Monhegan Island e l'altro in acque poco fuori Boothbay Harbor per iniziare le fasi di costruzione degli impianti che dovrebbero essere terminati nel 2017 quando entreranno in funzione effettiva. I progetti finali riceveranno 47 milioni di dollari ogni quattro anni, in funzione degli stanziamenti del Congresso.
Un team guidato dall'Università del Maine prevede di installare un parco eolico
galleggiante
pilota
offshore, con due turbine da 6 MW appoggiate su basi di cemento semi-sommerse. Le turbine si erigeranno per 92 metri sopra la superficie dell'oceano ed avranno pale da 152 metri di diametro.
Inoltre, un progetto guidato da Stamford, Conn. della Statoil Nord America prevede di installare quattro turbine da 3 MW di potenza galleggianti su longheroni boa fuori Boothbay Harbor dove la profondità del mare è di circa 140 metri.
Inoltre, un progetto guidato da Stamford, Conn. della Statoil Nord America prevede di installare quattro turbine da 3 MW di potenza galleggianti su longheroni boa fuori Boothbay Harbor dove la profondità del mare è di circa 140 metri.
Il Dipartimento dell'Energia intende dare il proprio supporto economico anche al fine di individuare, chiarire e superare gli ostacoli che devono essere superati per l'installazione di utilità simili in acque statunitensi, come la connessione alla rete elettrica senza impedire la navigazione nei siti prescelti.
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Non capisco perchè ci sia gente che protesti contro l'installazione di pale eoliche solo perchè "rovinano il paesaggio". Spero di vedere sempre più paesaggi "rovinati" in questo modo.
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