domenica 30 dicembre 2012

Siano dazi se c'è dumping

Nei precedenti post abbiamo appreso quanto gli USA siano impegnati a sfruttare l'energia eolica nei propri confini e come siano intenzionati a diventare leader mondiali nella produzione di generatori eolici.

In questo contesto rientra la presa di posizione del Dipartimento del Commercio nazionale nel porre limiti alla guerra fuori le regole attuata dai produttori/importatori cinesi e vietnamiti che utilizzano l'arma del dumping per la produzione e vendita delle loro torri eoliche, sottocosto.

Per questo il  Commerce Department ha avviato un'indagine sulle importazioni di torri eoliche grazie alla quale ha accertato che  i produttori e gli importatori cinesi e vietnamiti aveva venduto le torri eoliche con margini di dumping del 20,85-72,69%  e 52,67-59,91%, rispettivamente.

Ora per bilanciare il dumping con misure  antidumping  gli importatori cinesi dovranno pagare dazi  del 44,99-70,63%, a seconda della compagnia produttrice, e alcuni di essi hanno dovuto aggiungere dazi compensativi del 21,86-34,81% per i sussidi governativi, mentre gli importatori vietnamiti si troveranno ad affrontare dazi di 51,40-58,49%.

... e poi via col vento americano!

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