sabato 1 dicembre 2012

Quel misterioso record di 800 km di un'auto elettrica

Si sa poco o nulla anche, ma, se la cosa è vera, scardinerebbe da cima a fondo il mondo dei veicoli elettrici.

Immaginatevi se un'auto elettrica riuscisse a percorrere, come si dice sia riuscita a fare, 800 km tutti d'un fiato senza fermarsi e quindi senza una ricarica intermedia. Questo è quanto si dice essere avvenuto a metà Novembre quasi certamente, salvo smentite, nel percorso stradale che unisce Shenzhen, città industriale  nei pressi di Hong Kong,  a Nanning nella regione del Quansi, Cina. Google Maps mi dice che sono 711 chilometri nel tragitto più breve. 

In realtà non sarebbe un record assoluto di percorrenza. Un prototipo di auto elettrica ha percorso più di 1600 km, il doppio,  nel 2011, battendo il record precedente del Japan Electric Vehicle Club con una  Daihatsu Mira modificate in elettrica di 1.003,184 km, seguita dall' Audi A2 elettrica che ha percorso 603 km  e dalla  Tesla Roadster percorre 500 km, ma comunque con 800 km si sistemerebbe al terzo posto ottenendo un bel traguardo tenuto conto che si parlerebbe anche di batterie di una nuova tecnologia

Tecnologia anche questa misteriosa, basata sul vanadio e ancora litio, poco, e nessun elemento del gruppo delle Terre Rare. Sappiamo già che il vanadio è utilizzato per accumulare energia per l'utilizzo stazionario considerando la sua bassa densità di energia gravimetrica, meno delle classiche batterie al piombo, o giù di lì. In questo caso si tratterebbe di una densità di energia eccezionalmente alta, più alta di quella contenuta dalle batterie al litio ferro-fosfato che si aggira intorno agli 80/90 Wh/kg, e delle batterie ai polimeri di litio, 150/180 Wh/kg. Quanta? 250 Wh/kg.  
Quindi, se l'autonomia della nuova Nissan Leaf è di 240 km, mettendo a bordo le nuove batterie al litio-vanadio, con lo stesso peso si potrebbe percorrere il triplo di strada , circa 700 km. 
L'annuncio del 'record' è stato dato dal Sole 24 Ore e questa è l'unica fonte. Non ne esistono altre al momento. Aggiungiamo che l'auto utilizzata è una M300 della cinese Zotye gemellata con Multipla Fiat e che lintorno al progetto delle batterie c'è un italiano, il dott. Loglio. La foto dell'auto in alto è appunto la M300 cinese nella versione con motorizzazione endotermica.

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4 commenti:

  1. Ho trovato questo in rete, traducendolo con Google Translator:

    http://translate.google.it/translate?sl=zh-CN&tl=it&js=n&prev=_t&hl=it&ie=UTF-8&layout=2&eotf=1&u=http%3A%2F%2Fwww.0car.co%2Fxnycar%2FelectromotionCar%2F2012%2F1116%2F147499.html

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  2. ....e poi questo, decisamente meglio:

    http://translate.google.it/translate?sl=zh-CN&tl=it&js=n&prev=_t&hl=it&ie=UTF-8&layout=2&eotf=1&u=http%3A%2F%2Fauto.cnr.cn%2Fnews%2F20121114%2Fstory_247590.html

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  3. Grazie 'Io sono consapevole', lavoro eccezionale di investigazione in Rete. Il silenzio (quasi) totale nell'informazione è ancora più sorprendente.

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  4. Prima o poi verrà il giorno in cui qualche brevetto ben fatto farà crollare gli attuali colossi dell'auto che continuano a proporci modelli completamente anacronistici. Che quel giorno sia già arrivato?

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