Riflettiamo. Quando nascono i problemi abbiamo già le soluzioni per superarli. Qualche volta non converrebbe prevenire i problemi adottando immediatamente le soluzioni più opportune? Mi riferisco a quanto si legge di rimbalzo in un articolo in Rete che si occupa specificatamente di Terre Rare, notizie che provengono dal Giappone ovvero dal Nikkei News Service.
Apriamo bene le orecchie e puliamo le lenti degli occhiali.
In sei mesi, il Giappone ha aggiunto l'equivalente di una centrale nucleare sotto forma di nuovi progetti di energia rinnovabile ovvero 1.150 MW, di cui 886 MW residenziali attraverso pannelli solari e 240 MW di impianti solari su tetti di fabbriche ed edifici governativi. Ha aggiunto anche 14 MW grazie agli impianti eolici e 3 MW di mini idroelettrico. La grande spinta per i pannelli solari segue l'offerta da parte del Governo di 42 yen (US55c) per kWh per mezzo di una tariffa feed-in (detrazione fiscale).
Un poco alla volta, negli anni, i giapponesi avrebbero potuto evitare il dramma del disastro nucleare di Fukushima cominciando ben prima a installate pannelli fotovoltaici, realizzando campi eolici e FV. Ne sarebbe valsa la pena. Seppellire definitivamente 54 reattori nucleari nella memoria storica di un passato da dimenticare per sempre.
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Uno potrebbe pensare che, con questo passo, sostituiranno l'energia delle 54 centrali atomiche in 27anni. Sbagliato, in quanto il calcolo non è lineare e potrebbero (salvo rallentamenti) sostituirle in soli 6 anni.
RispondiEliminaCiao
Pensa un po' se avessero cominciato 20 anni fa cosa si sarebbero evitato.
RispondiEliminaGià! Eppure furono i primi nello sfruttamento da nuove tecnologie avveniristiche sulle rinnovabili ma poi hanno abbandonato tutto. Il fatto che non cera convenienza contro le iper-sovvenzionate (dallo Stato) Centrali Atomiche.
RispondiEliminaPerò non ricevo ancora nessuna notizia su un piano di risparmio energetico.
Esempio in Giappone si possono ancora usare le lampadine tipo Edison ovvero quelle con il filamento di Tungsteno, sgravi per coibentazione, aiuti per efficienza energetica in industria, abbandono delle sovvenzioni per il riscaldamento elettrico, ecc..
Con un piano simile potrebbero da subito e entro un anno avere (come minimo) un 20% di elettricità.
Ciao