venerdì 12 ottobre 2012

Nel baratro. I consumi di petrolio -14,8, benzina e gasolio -16,3

Sempre più preoccupante la battuta d'arresto per i consumi petroliferi italiani che nel mese di settembre 2012 sono ammontati a circa 5,3 milioni di tonnellate, con una diminuzione del 14,8% (-920.000 tonnellate) rispetto allo stesso mese del 2011.

I prodotti autotrazione, con due giorni di consegna in meno, hanno rilevato le seguenti dinamiche: la benzina nel complesso ha mostrato un calo pari al 18,2% (-147.000 tonnellate) rispetto a settembre 2011, mentre il gasolio autotrazione del 15,6% (- 345.000 tonnellate). A parità di giorni di consegna, il calo per la benzina sarebbe stato del 9,9% e per il gasolio del 6,3%.
La domanda totale di carburanti (benzina + gasolio) nel mese di settembre è così risultata pari a circa 2,6 milioni di tonnellate, di cui 0,7 milioni di tonnellate di benzina e 1,9 di gasolio autotrazione, con un decremento del 16,3% (-492.000 tonnellate) rispetto allo stesso mese del 2011.

Nel mese considerato le immatricolazioni di autovetture nuove sono diminuite del 25,5%, con quelle diesel che hanno rappresentato il 52,7% del totale (era il 55% nel settembre 2011).

Nei primi nove mesi 2012, i consumi sono stati pari a circa 48,6 milioni di tonnellate, con un calo del 9,3% (-4.977.000 tonnellate) rispetto allo stesso periodo del 2011.
La benzina nel periodo considerato ha mostrato una flessione del 10,7% (-760.000 tonnellate), il gasolio del 9,9% (-1.903.000 tonnellate).
Nel periodo considerato la somma dei soli carburanti (benzina + gasolio), evidenzia un peggioramento del 10,1% (-2.663.000 tonnellate).

Nei primi nove mesi dell'anno, le nuove immatricolazioni di autovetture sono risultate in diminuzione del 20,4%, con quelle diesel a coprire il 53,8% del totale (era il 55,6 nei primi nove mesi del 2011).

Nonostante la forte flessione, nei primi nove mesi del 2012 il gettito fiscale derivante da benzina e gasolio (accisa + iva) è stato pari a circa 27,5 miliardi di euro, 3,7 miliardi in più rispetto allo stesso periodo del 2011 (+15,6%).

Roma, 11 ottobre 2012 – Comunicato stampa dell'Unione Petrolifera

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Pubblichiamo come di consueto i grafici da noi elaborati con i dati provenienti dal Ministero dello Sviluppo Economico. Non ho parole. Una voragine, un baratro, un abisso sempre più profondo nel quale cadono i consumi e quindi la produzione nazionale in senso lato che ha come indizio marcante il petrolio e gli altri indici evocati dall'Istat e non solo. Non ci si muove perché non c'è lavoro, non si consuma perché non ci sono soldi, non si consuma petrolio perché non si produce. Stop.


Il petrolio

I dati dei mesi precedenti ecco di seguito i nostri grafici a partire dal gennaio 2006.

Raggruppati per anno
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Mesi in sequenza dal gennaio 2006
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Ma, secondo me, il grafico più terrificante è quello che identifica la caduta percentuale rispetto allo stesso mese dell'anno precedente, proseguendo la tendenza. Una rovinosa caduta! Il mese di settembre è il peggiore in assoluto! Guardate che roba! Terrificante.
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Andrà meglio con i carburanti da autotrazione? Vediamo.

I carburanti per autotrazione

Benzina
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Gasolio
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Benzina + gasolio
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Crollo! Solo nel mese di Febbraio di quest'anno avevamo vista una riduzione percentuale più alta per la benzina con un -20,3% anche se l'attuale è abbastanza vicino con - 18,2%, ma mai visto così basso -15,9% per il gasolio. Sorpresa! Pessima, naturalmente. Anche il consumo del GPL è col segno negativo davanti alla cifra prossima all'1%, Mai successo da sei mesi a questa parte. Il motore Italia rallenta, sembra che stia per fermarsi...
puff!


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1 commento:

  1. Nel post, sia pure di passaggio, si indica la caduta dei consumi, della produzione nazionale, etc.
    La realtà è anche peggio.
    A fine 2011 la variazione del PIL era +0.4%.
    A settembre 2012 la stima vale -2.4% (e, naturalmente, non finisce qui ...). Questo bel risultato è tutta farina del governo monti. Ma siccome al peggio non c'è fine, sembra che ce lo dovremo cuccare anche nella prossima legislatura (essendo senatore a vita non si dovrà neanche sottoporre al voto dei cittadini). A meno che ...

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