lunedì 1 ottobre 2012

I veicoli commerciali in retromarcia, pure l'auto

Un indicatore tra i più efficaci per capire dove va l'economia di una nazione è lo sviluppo o meno dei veicoli commerciali, quelli che trasportano merce, alimentari e industriale prodotta e destinata a circolare e diffondersi in ogni angolo del Paese. Se questo è vero, l'Italia ha un'economia depressa, recessiva, asfittica, pesantemente condizionata dalla incapacità di uscire dalla crisi che l'attanaglia. Vie d'uscita non se ne vedono all'orizzonte e questo si allontana mese dopo mese. Non acquistare veicoli commerciali significa tirare il collo a quelli già in servizio fino a che funzionano e fino a che funzionano tirare a campare poi ... si vedrà. Fino lle estreme conseguenze, chiudere l'attività di trasporti, anche. 


Il 2012 si fermerà a 115.000/120.000 veicoli commerciali ovvero il 30% in meno dell'anno passato. Il trenta percento! Questo ci racconta  l'UNRAE (Unione Nazionale Rappresentanti Autoveicoli Esteri) che tiene i conti non solo dei veicoli esteri ma tutto l'andamento del mercato di settore in Italia.

“Continua la retromarcia del mercato dei veicoli commerciali, che in luglio ha segnato un nuovo record negativo, registrando in volume il peggior risultato della storia dal 1990 ad oggi. Sulla stessa scia il livello delle immatricolazioni di agosto: bisogna tornare indietro al 1994, per trovare un risultato peggiore”. Così si è espresso Romano Valente, Direttore Generale dell’UNRAE nel diffondere i dati sulle immatricolazioni di veicoli commerciali (autocarri con peso totale a terra fino a 3,5t), elaborati dal Centro Studi dell’Associazione.

Nel dettaglio i veicoli da lavoro venduti in luglio sono stati 9.241, in flessione del 28,5% rispetto allo scorso anno, mentre il mese di agosto, con 4.993 immatricolazioni, ha segnato una riduzione del 23,6%.

“Tali flessioni – ha aggiunto Valente – seppur leggermente migliorative rispetto ai cali dei mesi precedenti (superiori al 30%), non devono lasciar pensare ad una inversione di tendenza. Proprio nel terzo trimestre dello scorso anno, infatti, il settore dei veicoli commerciali cominciò a registrare una nuova brusca frenata, pertanto i volumi di vendita evidenziavano già dei ridimensionamenti”.

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Nei primi 8 mesi dell'anno il comparto ha già perso oltre 42.000 unità, con un consuntivo di 78.448 immatricolazioni, in flessione del 35,1% rispetto alle 120.785 di un anno fa.

“Lo stato generale di crisi della nostra economia – ha concluso il Direttore Generale – con conseguente calo delle merci trasportate, a cui si affiancano le difficoltà delle imprese ad ottenere credito all'acquisto, non lasciano intravedere segnali di ripresa nel breve periodo”. “La previsione UNRAE di chiusura anno 2012, pertanto, si attesta fra le 115.000/120.000 immatricolazioni di veicoli commerciali, intorno al 30% di flessione rispetto ai livelli dello scorso anno”.

Se gli autocarri piangono le auto pure.


Ma mai così basse le vendite negli 8 mesi. E' sempre l'UNRAE che ce lo racconta, ptrendendo in esame il mercato europeo dopo avere delineate a fosche tinte il mercato italiano: Il mercato dell'auto torna indietro di 50 anni.
Nei primi otto mesi dell'anno l'Europa (EU27 + EFTA) è ancora sotto i 9 milioni di vetture vendute, il risultato più basso da quando i dati sono aggregati per l'Europa allargata. Secondo le informazioni diffuse oggi dall'Associazione europea (ACEA), infatti, a luglio le immatricolazioni di autovetture sono state 972.860, in calo del 7,5% sui risultati dello scorso anno, e in agosto la flessione è stata dell’8,5% (722.483 unità), tale da portare il periodo gennaio-agosto a 8.591.968 vetture vendute, in calo del 6,6% rispetto ad un anno fa.
Sugli 8 mesi, sono ormai 17 i mercati (su 29 – Malta non disponibile), in rappresentanza del 57% del mercato europeo totale che performano meglio della media europea, frenata dal calo a doppia cifra di Italia (-19,9%), Francia (-13,4%) e Spagna (-8,5%). L'auto, quindi, viaggia a Nord-Est, mentre sulla vecchia Europa pesa, con motivazioni diverse, la crisi economica. “In Italia – afferma Romano Valente, Direttore Generale dell’UNRAE - senza un'adeguata riduzione della pressione fiscale sulle famiglie, sarà difficile prevedere una ripresa dei consumi, quindi, anche della domanda di auto, e con essi una crescita economica”.

Germania – luglio e agosto in calo, pesano l'effetto confronto e le incertezze dell'Area euro.
flessioni intorno al 5% sia per luglio (247.860 unità) che per agosto (226.455 unità, -4,7%). Dall'inizio dell'anno le vetture vendute sono state 2.108.716, in calo dello 0,6%. Nonostante quella tedesca rimanga l'economia più solida dell'Unione monetaria,

Gran Bretagna – I buoni risultati del mercato portano al rialzo la stima 2012
In luglio il mercato britannico ha registrato la crescita migliore dell’anno: +9,3% e 143.884 unità, seguito dal mese di agosto in linea con i risultati dello scorso anno (+0,1% e 59.433 immatricolazioni), evidenziando – così – rispettivamente il 5° e 6° miglior risultato dell’anno. 

Francia – Mercato in retromarcia, ma grazie agli incentivi crescono le ibride ed elettriche
Come annunciato, il Governo francese nel mese di luglio ha varato un piano di incentivi che prevedono un bonus differenziato per l'acquisto di vetture ibride ed elettriche, intervenendo anche sul programma bonus/malus a favore di vetture a più basse emissioni. Il mercato francese, intanto, registra pesanti flessioni: a luglio le 148.924 unità segnano un calo del 7% ed agosto scende sotto le 100.000 unità (96.067, -11,4%), un livello che non si registrava dalla fine degli anni ’80. Nel cumulato gennaio-agosto le immatricolazioni ammontano a 1.293.973 unità, in flessione del 13,4% sullo scorso anno.

Spagna – A causa dell'aumento IVA, le famiglie anticipano gli acquisti (+28,3% in agosto)
Il previsto incremento dell’IVA di 3 punti a partire da settembre, ha indotto le famiglie ad anticipare i propri acquisti e, dopo 25 mesi di cadute consecutive (compreso il -13,5% di luglio), gli acquisti dei privati in agosto hanno evidenziato un incremento del 28,3% e 34.301 unità. Tale risultato non indica un cambio di tendenza, ma rappresenta solo un fatto congiunturale, tanto che nei primi 8 mesi dell'anno il mercato spagnolo ha registrato 520.216 vetture vendute, in flessione dell’8,5% rispetto ad un anno fa (nei mesi di luglio -17,2% e agosto +3,4%).


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