mercoledì 5 settembre 2012

I danni all'agricoltura e ai raccolti

Un mese fa, era il 6 Agosto, abbiamo raccolto il grido d'allarme della Coldiretti relativo ai danni provocati dalla siccità (Caldo e siccità, allarme per raccolti e produzioni alimentari) che ha colpito buona parte dell'Italia questa stagione in particolare ma che possiamo estendere ad una decina di anni a questa parte. La causa il caldo e la siccità che attanaglia il nostro paese, non diversamente da quanto accade nel Midwest degli Stati Uniti. Mettiamocelo bene in testa, non è solo colpa delle stagioni e della meteorologia bizzarra, cìè di mezzo qualcosa di più, di più grave rispetto ai cambiamenti climatici, ovvero i cambiamenti climatici indotti dall'uomo, AGW, che accelerano pericolosamente i cicli stagionali come mai è successo nel passato della Terra.
Cosa c'è di nuovo, oggi, rispetto ad un mese fa, che riguardi l'agricoltura e i raccolti? 
Leggiamo cosa ci racconta la Coldiretti.

E’ andato perso un valore pari al 10 per cento del Pil agricolo
Il maltempo accompagnato da nubifragi e grandine che hanno colpito a macchia di leopardo le coltivazioni fa salire a quasi 3 miliardi il conto dei danni all'agricoltura di una estate pazza che è stata segnata dalla peggiore siccità da quasi 10 anni. E’ quanto emerge dal bilancio tracciato dalla Coldiretti dal quale si evidenzia che è andato perso oltre il 10 per cento del Pil agricolo. Molti agricoltori - sottolinea la Coldiretti - hanno visto svanire il lavoro di un intero anno con mesi di grande caldo e di mancanza di pioggia che ha tagliato drasticamente i raccolti di mais, pomodoro, barbabietola, girasole mentre la grandine ha provocato danni irreversibili a coltivazioni particolarmente sensibili come tabacco, frutta e soprattutto l’uva in attesa di vendemmia. Le regioni più colpite - sottolinea la Coldiretti - sono state il Veneto e l’Emilia Romagna che contano perdite stimate in un miliardo ciascuna con danni gravi che si sono verificati in Toscana, (260 milioni), Lombardia (200 milioni), Puglia (180 milioni), Umbria (70 milioni) e Marche (60 milioni), ma hanno sofferto le coltivazioni in po' tutte le Regioni. L'incontro degli Assessori all'agricoltura con il Ministro delle Politiche Agricole è fissato il 5 settembre per decidere gli interventi di sostegno da adottare. L'estate pazza - continua la Coldiretti - ha mandato in rovina ben il 50 per cento del pomodoro in Puglia e bruciato dal 30 per cento dei raccolti nazionali di mais fino al 40 per cento di quelli di soia, ma forti riduzioni sono previste per la barbabietola da zucchero e per il girasole (-20 per cento), senza dimenticare il calo del 10 per cento nella produzione di latte dovuto allo stress delle mucche. “Dopo una estate così difficile sono a tutti piu’ chiari gli effetti dei cambiamenti climatici nei confronti dei quali occorre intervenire con misure finanziarie per affrontare l'emergenza, ma anche con misure strutturali con le opere per la conservazione e distribuzione della acqua e il necessario potenziamento degli invasi per l'avvenuta modifica della distribuzione della pioggia”, ha dichiarato il presidente della Coldiretti Sergio Marini.

LE REGIONI PIU’ COLPITE DALL’ESTATE PAZZA
DANNI (in euro)
VENETO 1 miliardo
EMILIA ROMAGNA 1 miliardo
TOSCANA 260 milioni
LOMBARDIA 200 milioni
PUGLIA 180 milioni
PIEMONTE 100 milioni
UMBRIA 70 milioni
MARCHE 60 milioni
ITALIA 3 miliardi
Fonte: Elaborazioni Coldiretti

A corollario suggerisco di vedere questo video 'Pippa s'incazza' con i sottotitoli in italiano tratto in originale dal Blog Ogni Resistenza è Futile
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