La forte diminuzione della richiesta di gomma naturale da parte soprattutto dell'Europa e della Cina per la crisi nel settore automotive e di conseguenza nel settore di produzione delle gomme per auto e camion (più evidente in Cina) ha portato alla decisione di rivedere la quantità da immettere nel mercato i più importanti produttori del sud est asiatico. Decisione dettata dalla volontà di far aumentare il costo della materia a fronte di una perdita di valore registrata negli ultimi mesi, il 40% nell'ultimo anno. Secondo il Sole24ore, Thailandia, Malaysia e Indonesia, hanno deciso di ridurre di 300.000 tonnellate le proprie esportazioni complessive, la Thailandia inoltre ha deciso di eliminare le piante più vecchie in un'area di 100.000 ettari portando a 450.000 tonnellate in meno la quantità immesse sul mercato.
Indicativamente la produzione mondiale di gomma naturale si aggira intorno a 11 milioni di tonnellate/anno, le previsioni sono per un incremento nel 2013. Vedremo se le speranze verranno convalidate dalla realtà.
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scusate l'ignoranza, ma la gomma usata per i pneumatici non è di origine sintetica, basata sul petrolio?
RispondiEliminaEvidentemente non tutto è sintetico.
RispondiEliminaCaro Massimo, riflettendo un momento sulle due immagini che accompagnano questo post e quello precedente,le avrei invertite.Quella della giunonica femmina ritratta da Tamara de Lempicka al post(o)de "La crisi del settore auto e la gomma naturale".
RispondiEliminaE naturalmente quella dello pneumatico gigante ad accompagnare il post della ricarica lenta.
Con una piccola pompa da bicicletta
attaccata alla valvola.
(sempre che si possa ancora scherzare........)
Un saluto, Marco Sclarandis
Certo che si può scherzare, non ci resta che quello :).
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