mercoledì 25 luglio 2012

Siccità, drought

Nel nostro piccolo anche noi abbiamo il nostro piccolo Midwest in Toscana. L'ultimo allarme d'oltre Oceano viene dal New York Times, un articolo da Kansas City nel Missouri nel quale si ribadisce che la siccità che si è posata su oltre metà della Stati Uniti continentali questa estate è la più diffusa in oltre mezzo secolo. Ed è probabile che possa anche peggiorare. L'ultimo outlook rilasciato dal Servizio Meteorologico Nazionale statunitense prevede sempre più asciutto su gran parte della zona che è considerata il granaio della nazione, uno sviluppo negativo che potrebbe portare i prezzi alimentari ad aumentare come pure i costi di spedizione, nonché minori entrate nelle zone che contano sul turismo estivo. Già alcuni agricoltori vedono le loro colture seccarsi  ad un punto di non ritorno. Ma era così anche l'estate dell'anno passato e come l'anno scorso aumentato conseguentemente i prezzi dei mangimi mettendo  in crisi gli allevatori di bovini. Un 54 per cento di pascoli destinati ai bovini o dove il fieno viene raccolto per l'alimentazione sono impoveriti o molto impoverito, secondo il Dipartimento dell'Agricoltura. Molti agricoltori sono stati costretti a liberarsi dei loro animali, vendendoli.  Ne risente anche la produzione di latte la produzione di formaggio.

Da noi. in Toscana l'allarme siccità dura fino a settembre, ad essere ottimisti. Come si legge in un altro articolo della Nazione il presidente della Regione, Enrico Rossi che dà il via alla realizzazione in tutta la Toscana di 326 opere per ridurre il rischio siccità, per un valore di 112 milioni, realizzate da qui al 2014, sono interconnessioni fra acquedotti, dissalatori, interventi per la riduzione delle perdite e costruzione di pozzi per l'uso di risorse non sfruttate. Al momento ci sono solo alcuni piccoli centri (al massimo 1500 abitanti) dove le sorgenti locali sono senza acqua e che quindi vengono riforniti attraverso autobotti: si stima che siano coinvolti tra i 250 e i 300 mila i cittadini.
L'invaso artificiale del Bilancino (foto a sinistra, in tempi migliori) che avrebbe dovuto preservare dal pericolo delle alluvioni Firenze e il Valdarno inferiore, produrre energia elettrica  e dissetare un vasta popolazione  mostra gravi segni di sofferenza per gli scarsi afflussi di acqua.

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