Le auto bifuel metano emettono più CO2 complessivamente !
Le auto bifuel metano emettono più CO2 (gas climalterante, responsabile in grandissima parte dei cambiamenti climatici, molto dovuti all'azione dell'uomo) delle altre auto a diversa alimentazione, punto esclamativo.
Rileggiamo il post di ieri e guardiamo con attenzione la tabella sotto riportata, completa alla luce di:
- Le Emissioni indirette complessive climalteranti WTT (dovute a CO2 e metano CH4, quest'ultimo con Global Warming Potential 23 superiore a quello della CO2 ) in aggiunta alle emissioni allo scarico: 27% delle emissioni allo scarico (ciclo NEDC) (secondo Concawe, EUCAR e JRC Ispra) dal 25% al 50% delle emissioni di combustione (in relazione alla lunghezza e alle perdite del gasdotto di fornitura, secondo ACCENT). Nel confronto tra i veicoli che segue si assume il dato del 27% di Concawe-Eucar- JRC Ispra).
Dalla tabella sopra riportata risulta del tutto evidente che il potere climalterante delle auto a metano è il più alto rispetto a tutte quelle auto che hanno diversi sistemi di accumulo di energia quando consideriamo sia le emissioni dirette dal tubo di scappamento che le emissioni che vanno dalla estrazione dai pozzi alla rete di distribuzione, fino ai serbatoi.
Recitava una vecchia pubblicità: " il metano ti dà una mano ". A chi? al Global Warming? Al riscaldamento globale, ai cambiamenti climatici, poiché il potenziale del Global Warming del metano è 23 volte superiore a quello del CO2.
Recitava una vecchia pubblicità: " il metano ti dà una mano ". A chi? al Global Warming? Al riscaldamento globale, ai cambiamenti climatici, poiché il potenziale del Global Warming del metano è 23 volte superiore a quello del CO2.
P.s. - nei prossimi giorni un altro documento 'istituzionale' che conferma ancora una volta la tossicità climalterante del metano.
Ecco qui il post : L'effetto negativo (deleterio) delle auto a metano sul riscaldamento globale.
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Che bella sorpresa! Per spanne avrei detto uguale al Diesel!
RispondiEliminaAdesso manca il gas GPL e le emissioni degli altri inquinanti e elettriche se le centrali atomiche non siano ad emissioni zero.
Ciao
Anvedi ... le perdite anke di poco producono un danno eqivalente 23 volte maggiore e qindi sò azzi amari.
RispondiEliminaMa siamo poi sicuri sicuri ke in atmosfera il metano nn si degradi a CO2 e H20 ?
Se nn erro poi è un gas pesante ke sta a terra qindi cm potrebbe influire sull'effetto serra planetario ?
Alex
Ieri poi avevo cercato dei dati, delle spiegazioni più approfondite sul perché il metano renda tanto di meno, ma niente, si ripete da tutte le parti il mantra che col metano si abbassano le emissioni di CO2, cosa palesemente smentita anche solo dai dati di omologazione, senza bisogno di tirare in ballo il "well to wheel".
RispondiEliminaImmagino che un motore esclusivamente a metano, con un rapporto di compressione adeguato ai suoi 120 ottani, potrebbe ribaltare la situazione. Però sarebbe un motore che alla prima goccia di benzina diventerebbe un petardo => autonomia bassissima, con una range anxiety peggio dell'elettrico puro (ci sono più prese elettriche che distributori di metano).
Ah, aggiungo che nel caso della Opel e della VW, stiamo parlando di motori a metano sovralimentati con turbo. Spero che abbiano una metallurgia sopraffina, perché sedi valvola e giranti del turbo sono soggette a temperature di centinaia di gradi superiori alle temperature dei diesel. Il ciclo Otto presenta gas di scarico già più caldi di suo, inoltre, il gas non ha alcun calore latente di vaporizzazione che aiuti a raffreddare lo scarico. Non dico che non siano affidabili, dico solo che io non voglio fare il collaudatore per loro, considerati anche i problemi che hanno avuto i TSI VW.
RispondiEliminaSe contiamo le "perdite del gasdotto di fornitura," dovremmo contare anche i disastri della BP!
RispondiElimina-
Suvvia... A me sembra di sentire un bue che da del cornuto all'asino.
E vero, il Metano è un POTENTE gas serra: pertanto è ecologico usarlo e non permettere che esso sia emesso nell'ambiente!!
RispondiEliminaMi permetto di intervenire perchè, da ecologista convinto e membro di alcune commissioni ISO, ho studiato a fondo molti di questi studi fatti in giro per il mondo, e posso affermare che quanto riportato in articolo è interpretato nel modo più sbagliato possibile per il nostro ambiente. Quando si calcola la CO2 eq si calcola oltre alla produzione del detto gas "dal pozzo alla ruota" anche le emissioni in atmosfera del CH4 considerato eqivalente a 3-7volte la CO2 poichè esso rimane nell'atmosfera proprio per 3-7 volte in più. Però siccome il metano se non utilizzato sarebbe comunque emesso in atmosfera (ricordo che il metano si sviluppa naturalmente in tutti i processi digestivi), paradossalmente l'incremento del suo utilizzo come carburante ne incentiva il suo recupero trasformandolo in un gas serra meno pericoloso!! Oltre al fatto che nei calcoli sula CO2 non si tiene conto delle centinaia di composti tossici e cancerogeni che gli altri combustibili che anch'essi CO2eq.
L'elettricità presa in considerazione nella tabella delle emissioni tiene conto del nucleare e di tante altre sostanze inquinanti emesse in atmosfera, gas enormemente più pericolosi de ch4 ( non tossico) che viene calcolato come co2eq! Se poi consideriamo l'italia qui la maggior parte dell'elettrico è comunque prodotto dal metano!! E i metalli pesanti delle batterie? E l'extra co2 prodotta x la zavorra di peso che ci porteremmo dietro nei percorsi extraurbani? L'elettrico a celle a combustbile saraà forse fra 30 anni una buona alternativa ma al momento il metano è l'alternativa più ecologica ed economica a disposizione, ed è IMMEDIATAMENTE GIA DISPONIBILE! Quindi con questi articoli rischiate di fare il gioco di chi non vuole che si cominci da subito ad inquinare meno perchè deve vendere il petrolio!
RispondiElimina@Cara S
RispondiEliminaTu scrivi "esso rimane nell'atmosfera proprio per 3-7 volte in più. "
ASSOLUTAMENTE SBAGLIATO.
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Il metano non verrebbe rilasciato in atmosfera ma bruciato in loco.
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Poi lo studio (visto velocemente) è tremendamente impreciso, meglio lasciare perdere.
Alla fine si tratta di passare dalla padella alla brace perché se la mia auto va a metano qualcunaltro consumerà il petrolio (finché sarà facile estrarlo)
Secondo me il + grande problema del metano (non citato dallo studio) è legato al paradosso di Jevons:
"Rottamo la vecchia utilitaria e mi compro il macchinone a metano".
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(Come si faceva fino a pochi anni fa con il gasolio)
@ProgettoMetanAuto
RispondiEliminaUna batteria al litio ha quasi lo stesso peso di un equivalente bombola di metano. (ma il motore è + leggero)
Il litio non è un metallo pesante, le batterie al PB sono riciclabili (e sono riciclate)
Le celle combustibile... Lasciale perdere!
Il metano ritengo sia un ottima soluzione solo per evitare di rottamare vecchie auto (rottamare e produrre richiede energia e materie prime)
Questa breve analisi, a mio parere, mette in discussione la santificazione del metano e trovare qualcosa di organico è abbastanza difficile. Lo è stato fino ad ora e come dice 'markogts' "si ripete da tutte le parti il mantra che col metano si abbassano le emissioni di CO2".
RispondiEliminaMauro diamo pure del cornuto all'asino e al bue, lo sono entrambi, sotto certi aspetti.
Francamente la tesi di CaraS non l'ho capita, ma è colpa mia.
A ProgettoMetanAuto vorrei dire, prima di tutto, che le batterie sono riciclabili e possono essere 'rigenerate' utilizzando buona parte dei metalli e strutture in esse contenute , ovvero non si brucia e non si inquina come invece nel caso dei combustibili liquidi e gassosi che producono una infinità di sostanze volatili e non dannose per la vita e per la salute del pianeta, cambiamenti climatici, global warming da Co2 e Metano. Il metano sarà un problema sempre maggiore negli anni tanto più ne verrà estratto dal suolo, sotto e sopra sotto forma di idrati di metano. Gli idrati di metano sono una bomba ad orologeria potentissima.
Nei giorni prossimo presenterò un altro studio al riguardo ... a conferma.
Un grazie a Massimo per aver diffuso questi studi sul contributo del well to tank.
RispondiEliminaVorrei aggiungere da parte mia una nota e una osservazione:
- la nota è che il contributo alle emissioni di CO2eq di gas "vented" durante i processi di estrazione del gas naturale è un dato molto discusso e difficile da quantificare con sufficiente precisione anche perché i paesi produttori non brillano certo per trasparenza. Faccio presente però che il contributo maggiore non proviene dai "leakege" in atmosfera di metano dallo stabilimento di estrazione e dai gasdotti, quanto piuttosto dal processo chimico di separazione della CO2 (sempre presente in grandi percentuali insieme al metano, butano, anidride solforica, acqua, ecc. nei giacimenti) prima dell'immissione del "gas bonificato" nel gasdotto, che prevede che vengano "vented" in atmosfera. Applica a quella CO2 la CCS e il discorso cambia.
- l'osservazione è che i guadagni di emissioni ottenibili tramite incrementi drastici di efficienza (come è il caso dei VE) sono imbattibili. Molto vera l'osservazione di Markogts a proposito delle potenzialità del metano in termini di potere antidetonante e conseguente aumento dell'efficienza. C'è da temere che l'industria motoristica continui a propinarci a lungo motori obsoleti associati all'alimentazione a gas.