Secondo le news provenienti dagli USA possiamo scrivere dei numeri in grado di definire un bilancio approssimativo sullo competizione tecnologica che mette a confronto gli ultimissimi prodotti stradali elettrici disponibili da appena due mesi negli autosaloni americani.
Il duello è tra una la EV all-electric giapponese, la Nissan Leaf, ed la EREV ibrida seriale extended range, la Chevrolet Volt.
La giapponese ha venduto 19 vetture a Dicembre 2010 e 87 a Gennaio 2011 per un totale di 106, mentre l'ibrida americana è stata acquistata da 326 appassionati a Dicembre e da 321 nel mese di Gennaio per un totale di 647.
Dati iniziali. L'importante è partire. Le somme le tireremo alla fine dell'anno, ma possiamo trarre alcune considerazioni in merito prendendo come punto di riferimento la 'storia' delle vendite dell'auto ibrida per eccellenza, la Toyota Prius, nel corso degli anni. Nel primo anno (1997) furono vendute nel mondo 300 auto, nel secondo anno 17.700 per arrivare a 404.200 nel 2009 (vedi grafico sotto). Nel 2010 sono state vendute 316 mila Prius solo in Giappone, mancano i dati globali.
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Come sappiamo la Prius è la vettura più venduta in assoluto da 20 mesi.
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Non abbiamo alcun dubbio che le due nuove auto elettriche sapranno ritagliarsi uno spazio importante nel prossimo futuro così come è stato per la vecchia zia ibrida. Non può essere che così. Auto elettriche e ibride dimostrano quanto siano più efficienti ed economiche, a lungo andare, rispetto alle inefficienti, inquinanti delicate macchine a petrolio.
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Quello che riporta il curatore del blog, è una disamina pacata, senza trionfalismi, dello sviluppo della mobilità elettrica privata.
RispondiEliminaMi direte : E allora ?
Vi dico : la mano invisibile del mercato farà il resto.
Il Nord Africa è in subbuglio.
Mi direte : E allora ?
In Egitto, si trova un canale.
Il canale di Suez.
La storia insegna, che chi si impadronisse di quel canale, decide del prezzo del petrolio.
Ora, siccome il picco temporale lo abbiamo superato nel 2006, prevedo un barile più caro del 10 %.
Quindi un barile a 110 dollari.
Mi direte : ma abbiamo il metano.
Errore : i giacimenti nella pianura padana sono in esaurimento.
Il resto lo importiamo dal Nord Africa, attraverso 3 tubi sotto il Canale di Sicilia.
Dove si trova il rubinetto del gas che arriva in Italia ?
In Tunisia.
In subbuglio.
Che attualmente, riveste la funzione di canale di Suez del metano per la nostra Italia.
L'altro metano, è quello che viene dall'Olanda.
Il resto arriva dalla Russia.
Che a stabilità politica, pare abbia qualche problema.
Riassumo :
a) L'instabilità politica dei paesi produttori od esportatori di prodotti energetici produrrà una ricorsa all'accapparramento di tali beni per far fronte a prevedibili interruzioni di fornitura.
b) L'aumento della domanda produrrà un aumento dei prezzi energetica.
c) L'aumento dei costi energetici spingeranno in alto i prezzi della produzione agricola.
d) Non possiamo ricorrere ai biocarburanti da cereali perchè alimentare un SUV è da criminali quando ci sono delle persone che muoiono di fame.
e) I costi operativi (per dirla in parole semplici, il pieno di benzina) delle stufe a petrolio saranno proibitivi.
f) Tutti acquisteranno auto elettriche o si faranno retrofittare il proprio veicolo.
Allora il curatore del nostro blog dovrà nuovamente, con il solito fare pacato, aggiornare le cifre delle vendite di veicoli elettrici aggiungendo non meno di due zeri.
Senza la virgola, ovviamente !
Bene, Silvano.
RispondiEliminaDi che colore l'hai presa? Quando te la consegnano?
Color Birra.
RispondiEliminaBella battuta! Mi hai guadagnato 10 punti tutti insieme.
RispondiEliminaHats off!