Veicoli elettrici - mobilità - tecnologie - ambiente - energia rinnovabile. L'esaurimento delle risorse e le conseguenti ripercussioni politiche ed economiche rendono necessario ridurre la dipendenza dall'importazione di prodotti petroliferi e spingere quindi verso lo sviluppo di fonti energetiche alternative. I veicoli elettrici possono utilizzare tecnologie e risorse nel modo più efficiente.


martedì 31 maggio 2016

Pronti al fermo tir

Upa e Cna: 'Accise, dumping e controlli al Brennero il 25% delle nostre aziende è stata costretta a chiudere' . 'Se non ci verranno corrisposti i 400 milioni di euro promessi, siamo pronti ad un fermo molto simile a quello del 2007'.

Sono gli autotrasportatori di Upa e Cna a minacciare il blocco dei tir se, dopo l'incontro nazionale di Roma previsto per il prossimo 30 maggio, il governo non darà garanzie per la distribuzione reale dei 400 milioni di euro già stanziati lo scorso novembre su accise, deduzioni forfettarie, sconti autostradali e fondi per lo sviluppo.

'Dal 2008 ad oggi circa il 25% delle nostre aziende hanno chiuso i battenti' spiegano i presidenti degli autotrasportatori di Upa e Cna . 'Il settore è rallentato da una burocrazia illimitata, mentre cresce addirittura del 30% la presenza di camion dell'est Europa che fanno cabotaggio qui da noi, soprattutto nel Nordest, grazie a un dumping sul costo dei carburanti e del lavoro che rischia di schiacciarci'. Ma sono anche altri i fattori di incertezza di un settore pronto alla più eclatante delle proteste.

'A novembre il governo ha deciso di togliere tutte le deduzioni sulle accise per i veicoli Euro O, Euro 1 e Euro 2 colpendo di fatto le imprese con un taglio che va dai 4.000 ai 9.000 mila euro annui' spiega Piercarlo Pedroletti, presidente della Fita-Cna di Padova. 'Molti dei nostri si trovano a dover pagare il gasolio a prezzo pieno e non potranno cambiare mezzo perché quello vecchio avrà perso ogni valore. Anche gli altri però ora come ora non hanno alcuna idea di quando verranno loro restituite le accise e l'incertezza contribuisce ad innervosire le aziende'. Ma è anche il rischio di rallentamenti al passaggio delle merci sul Brennero ad aumentare il disagio della categoria.

'Per il Brennero passa la gran parte di quei 12,7 miliardi di euro di merci che il Veneto esporta m Nord Europa' spiega Michele Varotto, presidente degli autotrasportatori di Upa. 'Parliamo di 29 milioni di tonnellate di prodotti che rallenteranno la loro corsa aumentando le difficoltà delle nostre aziende. Al governo chiederemo risposte concrete, in caso contrario siamo pronti ad un blocco come non se ne vedevano in Italia da quasi 10 anni'.

Anche la giornata dell'autotrasportatore di Carmignano di Brenta prevista per il 5 giugno, storicamente un'occasione di festa, rischia così di trasformarsi m una giornata di protesta dalle conseguenze imprevedibili.

Fonte: Gestoricarburanti






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lunedì 30 maggio 2016

Continuano testardamente a percorrere la strada perversa del nucleare

La prima centrale nucleare del mondo AP1000 a freddo (CHT) ha mosso un passo in avanti con il completamento delle prove idraulica presso l'Unità 1 a Sanmen nella provincia cinese di Zhejiang. Il completamento del CHT conferma che i sistemi dei reattori sono in grado di sopportare pressioni in condizioni di funzionamento standard e di possibili incidenti portando al termine i programmi di progettazione per la costruzione finale dell'impianto. La centrale nucleare AP1000 (Westinghouse)  ha un reattore pressurizzato due loop PWR (in inglese: Pressurized Water Reactor)) che utilizza un approccio semplificato, innovativo ed efficace per la sicurezza. Il reattore AP1000 ha una potenza di 3.415 megawatt termici (MW t) e una potenza nominale di rete elettrica di 1.110 megawatt elettrici (MW e).
Le lezioni apprese nei test e l'ottimizzazione di pratiche corrette per ogni CHT verranno applicate alle prove successive condotte in altri progetti di costruzione di impianti AP1000 tra cui a Sanmen Unità 2 e Haiyang la Unit 2, nonché le quattro unità in costruzione negli Stati Uniti, due presso l'impianto di Vogtle in Waynesboro, Ga., e due presso l'impianto di VC Estate a Jenkinsville, Carolina del Sud



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domenica 29 maggio 2016

La qualità dei suoli dentro e fuori le città si sta deteriorando

L'attività industriale, l'inquinamento e lo sfruttamento stanno deteriorando la qualità dei suoli dentro e fuori le città, secondo un rapporto pubblicato dall'Agenzia europea per l'ambiente. Per fare in modo che la risorsa suolo contribuisca a rendere le nostre città ancora vivibili e in grado di affrontare sfide come quelle imposte dai cambiamenti climatici, si rendono necessarie azioni tese:
  • ad un uso efficiente dei terreni,
  • ad un miglioramento della pianificazione e delle politiche urbane.
Questo è quanto emerge da un recente report dell'Agenzia europea per l'ambiente, che analizza l’efficienza della risorsa suolo nelle aree urbanizzate.

Il suolo infatti, oltre a svolgere un ruolo centrale per il funzionamento degli ecosistemi, è essenziale per la vitalità della città e per quanto offre agli esseri umani in termini di servizi (ad esempio il 90% di tutti gli alimenti derivano dal suolo). Tuttavia il contributo di questa risorsa è spesso indiretto e piuttosto nascosto; soprattutto nelle aree urbane, è spesso sottovalutato il ruolo importante che il suolo svolge tutti i giorni per la nostra vita e per altri esseri viventi sul pianeta.

In città spesso il suolo è coperto da cemento, asfalto, edifici e altre strutture artificiali, o utilizzato come discarica di sostanze inquinanti. La copertura artificiale e la contaminazione locale del suolo sono le due principali minacce per la qualità dei suoli nelle aree urbane.

Il rapporto sottolinea che i servizi forniti dal suolo in città vanno ben oltre le infrastrutture verdi, il suolo infatti
  • aiuta a mantenere e conservare la biodiversità nei contesti urbani,
  • svolge importanti funzioni culturali e storiche (servizi ricreativi e culturali, funzioni etiche e spirituali, paesaggio, patrimonio naturale, etc.),
  • i terreni urbani ospitano altre infrastrutture artificiali come i sistemi di depurazione o sistemi di trasporto sotterraneo,
  • i terreni non coperti nelle città svolgono anche una funzione chiave nel contribuire a mitigare gli effetti del cambiamento climatico, agendo come regolatori del deflusso delle acque ed aiutando a prevenire le inondazioni; aiutano anche a regolare le temperature più calde; in questo senso alcuni Stati membri europei hanno già stabilito obiettivi politici per il monitoraggio e l'inversione della copertura del suolo nelle aree urbane, nonché per interventi di bonifica.
Le raccomandazioni che emergono dal report

Le politiche e le normative relative alle aree urbane, comprese quelle che si applicano alla pianificazione territoriale, dovrebbero garantire che i terreni siano protetti nell'interesse del pubblico, sulla base di "una buona comprensione delle funzioni e dei valori" che essi ricoprono.

Oltre ai benefici ecologici ed economici, si dovrebbe considerare anche il valore che il terreno ha nel soddisfare i bisogni umani, come quelli sopra visti; un suolo infatti in condizioni naturali fornisce al genere umano i servizi ecosistemici necessari al proprio sostentamento.

Il suolo dovrebbe essere visto come una risorsa limitata e non come rifiuto: la gestione del suolo, compreso il suo riutilizzo e il riciclo, dovrebbe essere parte integrante dei progetti di pianificazione e costruzione urbanistica.

Sono necessarie maggiori informazioni e conoscenze per aumentare la consapevolezza del valore del suolo per la costruzione di un'economia verde, di supporto al benessere umano e alla resilienza degli ecosistemi.




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venerdì 27 maggio 2016

Furgoni elettrici da 35 quintali, due motori sono meglio di uno

In anteprima vi mostro i motori di trazione, innovativi, del furgone da 35 quintali. I motori sono italiani, coperti da brevetto e l'intero progetto è italiano. I motori possono lavorare insieme o alternativamente secondo le esigenze del percorso e le performance richieste. Motori leggerissimi, uniti in un monoblocco con il riduttore, il sistema fornisce una coppia massima di 400 Nm e una coppia continua di 285 Nm da 0 a 2800 giri e una potenza massima di 55 kW (79 kW picco). L'unità motrice è di piccole dimensioni in larghezza e lunghezza. L'efficienza di funzionamento è del 93%, un ottimale rapporto peso potenza 3kW / Kg, la tensione operativa è inferiori a 100 V (DC).
I componenti elettronici dei kit elettrificazione, sono contenuti all'interno di una scatola in alluminio raffreddato a liquido. Più dettagli, piano piano,  poco a poco. Batterie ecc..




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giovedì 26 maggio 2016

Fatturato e ordinativi dell’industria, male tutti due a Marzo

A marzo 2016, rispetto al mese precedente, nell'industria si rileva una diminuzione sia per il fatturato (-1,6%), sia per gli ordinativi (-3,3%).

La contrazione del fatturato è sintesi della flessione del 2,6% sul mercato interno e di un lieve incremento (+0,1%) su quello estero. Il calo degli ordinativi è verificato sia sul mercato interno (-1,5%), sia su quello estero (-5,8%).

La contrazione del fatturato è verificata anche considerando la dinamica congiunturale degli ultimi tre mesi: l'indice complessivo cala dell'1,1% (-1,2% per il fatturato interno e -0,9% per quello estero).

Corretto per gli effetti di calendario (i giorni lavorativi sono stati 22 come a marzo 2015), il fatturato totale diminuisce in termini tendenziali del 3,6%, con un calo del 4,4% sul mercato interno e del 2,2% su quello estero.

Gli indici destagionalizzati del fatturato segnano incrementi congiunturali per l'energia (+3,2%) mentre risultano in calo i beni strumentali, i beni intermedi (-2,5% per entrambi) e i beni di consumo (-0,6%).

L'indice grezzo del fatturato si riduce, in termini tendenziali, del 3,7%: il contributo più ampio a tale flessione viene dalla componente interna dell'energia.

Per il fatturato l'incremento tendenziale più rilevante si registra nella fabbricazione di computer e prodotti di elettronica (+6,5%), mentre la maggiore diminuzione, limitatamente al comparto manifatturiero, riguarda la fabbricazione di coke e prodotti petroliferi raffinati (-22,4%).

Nel confronto con il mese di marzo 2015, l'indice grezzo degli ordinativi segna un lieve aumento (+0,1%). L'incremento più rilevante si registra nella fabbricazione di mezzi di trasporto (+30,7%), mentre la flessione maggiore si osserva nella metallurgia e fabbricazione di prodotti in metallo (-13,2%).

Comunicato Istat

I grafici la prossima volta



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mercoledì 25 maggio 2016

La Cina è leader nella produzione e consumo di batterie al litio

Secondo un rapporto prodotto da CCN la Cina mostra di essere in prima fila nello sviluppo di veicoli a energie alternative, con le batterie agli ioni di litio, e in notevole espansione grazie alle politiche di promozione da parte del governo cinese.
Quasi l'80% dei nuovi investimenti nelle batterie agli ioni di litio a livello mondiale  nel 2014 si concentravano in Cina. Ci sono stati 25 progetti riguardanti questo tipo di batterie in Cina con investimenti di oltre 100 milioni di Yuan. Anche le imprese multinazionali estere come Samsung SDI e LG Chem sono tuttora attivi nello sviluppo di batterie agli ioni di litio in Cina.
Nel 2014, la Cina ha prodotto 5,43 miliardi di pezzi di batterie agli ioni di litio che rappresentano circa il 70% della produzione globale con una potenzialità di accumulo di 15,7 GWh nel 2015, tripla rispetto all'anno precedente.
Grazie al prezzo crescente delle materie prime a monte e l'aumento del volume delle vendite dei prodotti a valle, la maggior parte delle società quotate produttrici di batterie a litio-ioni hanno registrato una grande crescita sia nei ricavi che negli utili netti.


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martedì 24 maggio 2016

I consumi petroliferi aprile 2016 ... a picco, -3,6%

Stando a dati ancora provvisori, nel mese di aprile 2016 i consumi petroliferi italiani sono ammontati a circa 4,9 milioni di tonnellate, con un calo pari al 3,6% (-184.000 tonnellate) rispetto allo stesso mese del 2015. 
In particolare, la domanda totale di carburanti (benzina + gasolio) nel mese di aprile è risultata pari a circa 2,5 milioni di tonnellate, di cui 0,6 milioni di tonnellate di benzina e 1,9 di gasolio, con un calo del 3,8% (-102.000 tonnellate) rispetto allo stesso mese del 2015.
I prodotti autotrazione, con un giorno di consegna in meno, hanno rilevato le seguenti dinamiche: la benzina nel complesso ha mostrato un decremento del 6,5% (-44.000 tonnellate) rispetto ad aprile 2015, mentre il gasolio autotrazione del 2,9% (-58.000 tonnellate).
Le vendite sulla rete di benzina e gasolio nel mese di aprile hanno segnato rispettivamente un decremento del 4,8% e dello 0,9%.
Nel mese considerato le immatricolazioni di autovetture nuove sono aumentate dell’11,6%, con quelle diesel che hanno rappresentato il 54,2% del totale (era il 55,2% nell’aprile 2015), mentre quelle di benzina il 35,7% (oltre 4 punti in più rispetto all’anno precedente).
Quanto alle altre alimentazioni, nel mese considerato, il peso delle ibride è stato pari all’1,8%, quello delle elettriche allo 0,1%.
Nel primo quadrimestre 2016 i consumi sono stati invece pari a circa 19,2 milioni di tonnellate, con un incremento dell’1% (+199.000 tonnellate) rispetto allo stesso periodo del 2015.
La benzina, nel periodo considerato, ha mostrato una flessione del 2,1% (-52.000 tonnellate), il gasolio dello 0,1% (-4.000 tonnellate).
Nei primi quattro mesi del 2016 la somma dei soli carburanti (benzina + gasolio), pari a circa 9,8 milioni di tonnellate, evidenzia un calo dello 0,6% (-56.000 tonnellate).
Nello stesso periodo le nuove immatricolazioni di autovetture sono risultate in crescita del 18,6%, con quelle diesel a coprire il 55,2% del totale (era il 55,5% nello stesso periodo 2015).
Nel primo quadrimestre, le auto ibride hanno coperto l’1,9% delle nuove immatricolazioni, mentre le elettriche lo 0,1%
Comunicato Stampa Unione Petrolifera 17 maggio 2016  



Non sono in grado al momento di pubblicare i consueti  grafici. Li pubblicherò appena possibile.



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lunedì 23 maggio 2016

Domenica la Germania è stata (quasi) tutta rinnovabile

Cliccare per ingrandire
Lo apprendiamo da un articolo di Bloomberg dove si annuncia che domenica scorsa la Germania ha prodotto dalle fonti rinnovabili (quasi) tutta l'energia consumata .
L'energia solare ed eolica hanno raggiunto il picco alle 2 del pomeriggio, ora locale di Domenica, permettendo alle fonti rinnovabili di fornire 45,5 GW (gigawatt) a fronte di una domanda di 45,8 GW, secondo i dati provvisori forniti da Agora Energiewende, un istituto di ricerca di Berlino. I prezzi dell'energia si sono ripiegati in negativo nel corso di diversi periodi di 15 minuti, scendendo a meno di 50 euro a MWh, secondo i dati di Epex Spot.
I paesi europei si stanno impegnando a installare quantità sempre maggiori di rinnovabili al fine di ridurre le emissioni di carbonio e aumentare la sicurezza degli approvvigionamenti. Fra l'altro, l'anno scorso, i parchi eolici della Danimarca hanno fornito 140 % della domanda.

Per leggere l'articolo completo cliccare qui.


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domenica 22 maggio 2016

Ecco come i diesel emettono Nox fino a 12 volte i limiti (senza violare la legge)

Questo è il titolo di un articolo pubblicato sul Sole 24 Ore ed è la dimostrazione che qualcosa di profondamente 'corrotto' esiste nella nostra società. Prendiamone atto e reagiamo nel modo dovuto nel nostro piccolo. "...Nel rapporto pubblicato il mese scorso dalla Commissione di inchiesta tedesca sul caso Volkswagen [n.b. software-truffa - il cosiddetto defeat device].... per tutti i veicoli che, pur non impiegando software truffaldini, adottano strategie al limite della legalità per aggirare i limiti alle emissioni. Tali strategie si fondano sull'articolo 5 della normativa Ue del 2007, secondo il quale i meccanismi di riduzione dei gas di scarico possono essere disattivati in certe condizioni per proteggere il motore da eventuali danni; strategie che possono però configurarsi - secondo il rapporto - come elusione della norma..."
"...I veicoli sono stati suddivisi, a seconda dei risultati, in due gruppi: il primo comprende le auto che hanno mostrano valori non significativi o i cui scostamenti sono stati spiegati dai costruttori in maniera plausibile; sono veicoli dei marchi Audi, Bmw, Fiat, Ford, Honda, Land Rover, Mazda, Mercedes, Mitsubishi, Opel, Peugeot, Smart, Toyota, Volvo, Volkswagen. Nel secondo gruppo rientrano le vetture che con valori di Nox «anormalmente elevati e non spiegabili a sufficienza dal punto di vista tecnico». Tale gruppo comprende auto e veicoli commerciali dei marchi Alfa Romeo, Audi, Chevrolet, Dacia, Fiat, Ford, Hyundai, Jaguar, Jeep, Land Rover,..."

  Continua qui.




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lunedì 16 maggio 2016

Consumi di energia elettrica in Italia ad aprile -2,2%

Nel mese di aprile 2016, secondo quanto rilevato da Terna, la società che gestisce la rete elettrica nazionale, la domanda di elettricità in Italia ha fatto registrare, a parità di calendario e temperatura, una flessione dell’1,8% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. Considerando che quest’anno in aprile si è avuta una temperatura media mensile superiore di un grado centigrado e mezzo rispetto ad aprile del 2015 e che c’è stata una diversa disposizione delle festività (nel 2015 Pasqua cadde nel mese di aprile), la richiesta di energia elettrica complessiva pari a 23,5 miliardi di kWh corrisponde a una diminuzione del 2,2%. I 23,5 miliardi di kWh richiesti nel mese di aprile 2016 sono distribuiti per il 46,9% al Nord, per il 29,8% al Centro e per il 23,3% al Sud. A livello territoriale, la domanda di energia elettrica nel mese di aprile 2016 è risultata ovunque in calo: -1,3% al Nord, -2,8% al Centro e -3,6% al Sud.

In termini congiunturali, la variazione destagionalizzata della domanda elettrica di aprile 2016 rispetto a marzo è stata pari a -0,5%. Il profilo del trend si mantiene decrescente.

Nel mese di aprile 2016 la domanda di energia elettrica è stata soddisfatta per l’85,2% con produzione nazionale e per la quota restante (14,8%) dal saldo dell’energia scambiata con l’estero. In dettaglio, la produzione nazionale netta (20,3 miliardi di kWh) è in flessione del 2,4% rispetto ad aprile 2015. In crescita le fonti di produzione geotermica (+0,6%), idrica (+1,4%) ed eolica (+7,3%), in calo le fonti termoelettrica (-1,5%) e fotovoltaica (-17,6%).

Nel primo quadrimestre del 2016 la domanda di energia elettrica è in flessione dell’1,7% rispetto ai valori del corrispondente periodo del 2015; a parità di calendario il risultato è -2,2%.

Dal Comunicato stampa Terna del 13 Maggio 2016

I nostri grafici

Di seguito vediamo i grafici da noi realizzati prendendo i dati ufficiali pubblicati da Terna a partire dal Gennaio 2006 ad oggi.

Per anno solare. E' evidente che il consumo è al livello più basso da 10 anni a questa parte.

  
 
Per una migliore lettura degli ultimi 5 anni.


 

 Qui vediamo, dal Gennaio 2006 ad oggi, i mesi in sequenza con la solita tendenza alla caduta costante e progressiva, siamo al record negativo degli ultimi 10 anni.


 
 Nel prossimo grafico si evidenzia una sequenza di barre negative relative alle percentuali degli ultimi 40 mesi con un salto in terreno positivo per la maggior parte dei mesi estivi del 2015 dovuti esclusivamente al caldo eccezionale e al conseguente uso/abuso dei condizionatori, per poi tornare al segno rosso.

 

Adesso prendiamo visione del grafico, significativo e chiaro, che rappresenta l'andamento dei consumi come sommatoria dei 12 mesi precedenti alla rilevazione del mese appena trascorso. Esso disegna il crollo progressivo, col profilo a gobba di cammello in ginocchio. Dopo la crescita dei mesi estivi dell'anno passato a causa delle condizioni climatiche estreme ed eccezionali (ma sempre meno rare), con i mesi estivi particolarmente bollenti, si nota un ultimo periodo stazionario che subito ricomincia a cedere.




Per un aggiornamento della produzione nazionale di energia elettrica derivata da fonti rinnovabili rimandiamo la lettura ad un prossimo post dedicato.


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venerdì 13 maggio 2016

Produzione industriale a Marzo. Variazione nulla

A marzo 2016 l'indice destagionalizzato della produzione industriale segna una variazione nulla rispetto a febbraio. Nella media del trimestre gennaio -marzo 2016 la produzione è aumentata dello 0,7% rispetto al trimestre precedente.

Corretto per gli effetti di calendario, a marzo 2016 l'indice è aumentato in termini tendenziali dello 0,5% (i giorni lavorativi sono stati 22 come a marzo 2015). Nella media dei primi tre mesi dell'anno la produzione è aumentata dell'1,6% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente.

L'indice destagionalizzato mensile presenta una sola variazione congiunturale positiva nel comparto dell'energia (+1,2%); diminuiscono invece i beni strumentali (-1,6%), i beni intermedi (-1,2%) e i beni di consumo (-0,7%).

In termini tendenziali gli indici corretti per gli effetti di calendario registrano, a marzo 2016, un solo aumento nel raggruppamento dei beni strumentali (+4,3%); segnano invece variazioni negative l'energia (-2,8%), i beni di consumo (-2,2%) e, in misura più lieve, i beni intermedi (-0,3%).

Per quanto riguarda i settori di attività economica, a marzo 2016 i comparti che registrano la maggiore crescita tendenziale sono quelli della fabbricazione di macchinari e attrezzature n.c.a (+7,3%), della fabbricazione di mezzi di trasporto (+1,9%) e delle altre industrie manifatturiere, riparazione e installazione di macchine ed apparecchiature (+1,6%).

Le diminuzioni maggiori si registrano nei settori della produzione di prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici (-6,5%), delle industrie tessili, abbigliamento, pelli e accessori (-6,0%) e della fornitura di energia elettrica, gas, vapore ed aria (-2,4%).
Comunicato stampa Istat.



I nostri grafici.

Il comunicato è pieno di informazioni ma i grafici sono più chiari delle parole. Che ne dite?

Indice generale della produzione industriale: destagionalizzato, corretto per gli effetti di calendario (base 2010=100).


 
Quello che che segue è il grafico che riguarda il solo andamento della produzione industriale dell'energia. Sono gli indici della produzione industriale corretti per gli effetti di calendario per raggruppamenti principali di industrie (base 2010=100) .






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giovedì 12 maggio 2016

Più colonnine di ricarica che pompe di benzina. Indovinate dove

La notizia è ufficiale ed è una news Ansa, Sono oltre 40 mila stazioni per i veicoli elettrici di cui 6.469. sono a ricarica rapida., contro le 34/35 mila stazioni di servizio tradizionali. Ottima notizia.

Se cerchiamo altre informazioni sul web, per esempio su The Guardian, scopriamo che in soli 3 anni le colonnine di ricarica sono aumentate dell' 800%. Altri numeri distinguono  i punti di ricarica negli Stati Uniti dove sono solo 9 mila i charger che scompaiono sotto la montagna di 114,500 pompe di benzina.




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mercoledì 11 maggio 2016

Consumi: Coldiretti, già meloni e ciliegie da primavera con +2,8 gradi

Sui banchi dei mercati sono già arrivati le prime ciliegie ed meloni Made in Italy spinti da una primavera che è iniziata con una temperatura di ben 2,8 gradi superiore alla media nel mese di aprile che si è classificato al terzo posto dei piu’ caldi dal 1800. E’ quanto emerge da un monitoraggio della Coldiretti sugli effetti dei cambiamenti climatici sui consumi degli italiani, sulla base delle rilevazioni di Isac –Cnr nel mese di aprile durante il quale è caduta anche il 55% di pioggia in meno del periodo di riferimento 1971-2000. A stravolgere i tempi di maturazione delle coltivazioni è stato in realtà anche un pazzo l'inverno che - sottolinea la Coldiretti - è stato il terzo piu’ caldo dall'inizio delle rilevazioni con una temperatura superiore di addirittura 1,76 gradi rispetto alla media del periodo di riferimento, secondo Isac Cnr che ha registrato anche un calo del 22 per cento delle precipitazioni, che ha sconvolto le coltivazioni, ingannate dall'insolito tepore, con l'eccezionale arrivo di produzione fuori stagione. Anche i piselli italiani sono già in vendita ma – continua la Coldiretti - in questo momento c’è la straordinaria occasione di trovare una grande varietà di offerta di verdure Made in Italy a prezzi particolarmente convenienti, considerato il periodo, per effetto dell'accavallamento nella maturazione delle diverse varietà di ortaggi. E’ pero' importante verificare sempre l'origine nazionale in etichetta che - sostiene la Coldiretti - è obbligatoria per la frutta e verdura e privilegiare gli acquisti direttamente dagli agricoltori nelle aziende o nei mercati di campagna Amica dove i prodotti sono anche piu’ freschi e durano di piu’.
A preoccupare gli agricoltori è però - evidenzia la Coldiretti - il rischio di sbalzi termini con gelate tardive che purtroppo si sono verificate a macchia di leopardo provocando gravi danni alle coltivazioni da nord a sud del Paese.
Un pericolo che riguarda anche i 20 milioni di italiani che – secondo la Coldiretti - con l'arrivo del caldo si sono messi al lavoro negli orti, nei giardini o e nei terrazzi per dedicarsi, oltre che alla tradizionale cura dei vasi di fiori, alla coltivazione “fai da te” di lattughe, pomodori, piante aromatiche, peperoncini, zucchine, melanzane. Il 25,6% degli italiani che coltiva da sé piante e/o ortaggi lo fa soprattutto per la voglia di mangiare prodotti sani e genuini, ma anche per passione (10%) e in piccola parte per risparmiare (4,8%), secondo l'ultima indagine Coldiretti/Censis. Si tratta peraltro di un interesse che ha una diffusione trasversale tra uomini e donne, fasce di età e territori di residenza anche se dall’analisi emergono aspetti sorprendenti: la percentuale è più alta tra i giovani rispetto agli anziani e tra le donne rispetto agli uomini. Gli italiani si dedicano al lavoro nell’orto nei giardini e nei terrazzi privati, ma anche nei terreni pubblici o nelle aziende agricole con il comune denominatore che – sostiene la Coldiretti - è la passione per il lavoro all’aria aperta, la voglia di vedere crescere qualche cosa di proprio, il gusto di mangiare od offrire a familiari od amici prodotti freschi, genuini e di stagione, ma anche in alcuni casi di risparmiare senza rinunciare alla qualità in un difficile momento di crisi. Se in passato erano soprattutto i più anziani a dedicarsi alla coltivazione dell’orto, memori spesso di un tempo vissuto in campagna, adesso - continua la Coldiretti - la passione si sta diffondendo anche tra i più giovani e tra persone completamente a digiuno delle tecniche di coltivazione. Un bisogno di conoscenza che - continua la Coldiretti - è stato colmato con il passaparola e con le pubblicazioni specializzate, ma che ora ha favorito la nascita di una nuova figura professionale. La rete degli orti urbani di Campagna Amica mette infatti a disposizione dei veri e propri “tutor dell’orto” con il compito di offrire consulenza e tutoraggio a domicilio su tutto il territorio nazionale come a Milano dove la Coldiretti ha deciso di mettere a disposizione un tutor dell’orto in corso Buenos Aires per la prima isola del gusto del dopo Expo.




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martedì 10 maggio 2016

Le immatricolazioni di auto elettriche negli Stati Uniti ad Aprile

Prendiamo i dati forniti dal sito internet della EDTA, l'Associazione statunitense dei veicoli elettrici, relativi alle immatricolazioni delle auto elettriche e ibride statunitensi, per delineare i nostri grafici come solitamente facciamo ogni mese. Ancora positivo è il numero delle auto elettriche/ibride immatricolate negli Stati Uniti, particolarmente felici percentualmente sono le auto a percorrenza estesa che continuano a crescere significativamente di mese in mese.
 Nei primi quattro mesi è ancora in crescita il rapporto tra le auto elettriche e ibride e le auto ad alimentazione tradizionale passando da 2,6% a 2,7%. Ricordiamo che la percentuale italiana. Abbiamo visto qualche giorno fa che la percentuale italiana e dell'1,6%.

I nostri grafici

Ricordiamo che negli USA si usa una classificazione ben precisa in base alle caratteristiche tecniche dei veicoli elettrici suddividendo le auto che hanno un motore elettrico di trazione da quelle che abbinano un motore termico ad uno di supporto parziale o alternativo. Ecco i dati ufficiali relativi al mese di Febbraio secondo le categorie ben precise: le auto elettriche pure, le elettriche a percorrenza estesa e le auto ibride.

Seguono qui i nostri grafici esplicativi suddivisi per categorie delle auto elettriche secondo gli anni solari a partire dal 2010 fino ad oggi considerando le immatricolazioni mensili.

 Sono state vendute e quindi immatricolate negli USA ad Aprile 2016:

  29.988 auto ibride (HEV)
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   6.266 auto a percorrenza estesa (EREV)

 
 
5.378 auto elettriche pure a batteria (BEV)


 
 per un totale, relativamente al mese di Aprile, di 40.641 auto elettriche tra EREV e BEV


 
 
La progressione mensile dal Gennaio 2010 fa sì che si siano raggiunte le 2.855.257 unità immatricolate.



Cresce anche l'introduzione delle auto elettriche/ibride toccando il 2,60 % su 5.387.804 auto immatricolate nei primi 4 mesi del 2016




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lunedì 9 maggio 2016

La Gigafactory di Tesla

Qui, come lo vede un drone,  l'enorme fabbricato di Elon Musk dove verranno prodotte le batterie ad uso stazionario e per le auto elettriche Tesla.





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sabato 7 maggio 2016

Fca e Google per l'auto elettrica senza guidatore

Marchionne, l'Ad della Fca, sembra pronto a fare  il grande passo adocchiando la tecnologia Google per la realizzazione di una vettura senza guidatore. Dopo anni e anni impiegati nello snobbare tutto quello che riguardava la trazione elettrica adesso sembra inchinarsi, come tutte le grandi case automobilistiche, all'auto elettrica.

Questo è quanto si ricava dalle sue dichiarazioni riportate da questa notizia Ansa. Il tutto utilizzando la struttura base su 100 Chrysler Pacifica in un tempo indicativamente stabilito che si sviluppa in cinque anni.
Pubblicità? Vero interesse? Vedremo.






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venerdì 6 maggio 2016

Il consumo di gas nei settori industriale ed elettrico ad Aprile

All'inizio del mese abbiamo visto i dati (provvisori) del consumo del gas di Aprile che segnano una contrazione dell' 1,5% rispetto allo stesso mese del 2015. Adesso controlliamo l'andamento del consumo nel settore industriale e termoelettrico.
I grafici sono quelli che raccolgono gli solari degli ultimi 12 anni e i grafici con la sommatoria dei dodici mesi precedenti.
  Anticipiamo che il consumo di gas nel settore dell'industria è salito leggermente +0,8%. Meglio il consumo di gas nel settore termoelettrico, rispetto allo stesso mese dell'anno passato, +1,34%.
I numeri sono il nostro punto di partenza e i grafici da noi realizzati ci aiuteranno a vedere e capire quale sia il progredire dei consumi nei due settori che più di altri indicano una ripresa o una contrazione della crescita economica e produttiva. Le cifre sono quelle pubblicate dalla Snam per Gennaio e Febbraio (provvisorie) mentre le altre sono quelle definitive ministeriali degli ultimi 11 anni..

I nostri grafici

Il settore industriale

 Si è consumato meno del corrispondente mese del 2015, circa lo 0,8% in più. Il settore industriale si barcamena senza brillare.
 
 
Il corrispondente grafico che traccia i consumi sommando i precedenti 12 mesi rispetto al mese di rilevamento conferma la traiettoria in leggera salita.


 

Il settore termoelettrico

  Il consumo per la generazione elettrica sale, poco, ma sale, dell' 1,34% rispetto allo stesso mese del 2015, ma navighiamo su livelli molto bassi ...


 

 .. ma tutto sommato è ancora evidente che la risalita del consumo del gas dei mesi passati, grafico sotto, beneficia dei consumi fuori norma per il gran caldo nei mesi estivi per l'uso intenso dei climatizzatori. Indubbiamente sale.






 Rimandiamo ad un post successiva la verifica dei consumi di energia elettrica quale indicatore ulteriore dello stato di salute della nostra economia.




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giovedì 5 maggio 2016

Le immatricolazioni delle auto elettriche e ibride ad Aprile in Italia

Le immatricolazioni delle auto elettriche e ibride in Italia nel mese di Aprile del 2016 sono in crescita notevole solo le seconde, le auto ibride, mentre le elettriche hanno non sembra che abbiano un interesse particolare da parte degli utenti.

Come abbiamo visto ieri le immatricolazioni delle auto nel loro complesso hanno avuto un importante incremento ad Aprile, superiore al 12%. Le auto ibride hanno avuto un notevole incremento percentuale e numerico, le auto elettriche no. Per riassumere le auto elettriche hanno perso circa il 12% a livello mensile mentre le auto ibride sono cresciute del 41,2%, -29,7 % nel primo quadrimestre e +48% rispettivamente.

 L'indice di penetrazione delle auto elettriche/ibride èdell' 1,6% nei primi quattro mesi dell'anno in corso.

 Con i dati forniti dalla 'UNRAE (l'Associazione che rappresenta le Case estere operanti sul mercato italiano delle autovetture, dei veicoli commerciali e industriali, dei bus e dei caravan e autocaravan) provenienti dal Ministero dei Trasporti, possiamo verificare quale sia la situazione dei primi 4 mesi riguardanti le immatricolazioni delle auto elettriche e ibride, aiutandoci con i nostri grafici per rendere più semplice la visione.


I nostri grafici delineano l'andamento delle vendite mese per mese nell'anno solare a partire dal 2010.

Le auto elettriche pure
A Marzo le auto totalmente elettriche sono 88 con una riduzione del 12% mensile.

      
 
Le auto ibride
Nel mese di Marzo sono state immatricolate 2.966 auto ibride con un incremento del 41.2% rispetto allo stesso mese del 2015.

La novità recente nei dati forniti dal ministero è lo scorporo delle auto ibride, a trazione elettrica / benzina sono  2.923 e 43 in elettrica / diesel.

 

La progressione mensile delle immatricolazioni delle auto elettriche e ibride a partire da Gennaio 2009





Come abbiamo detto l'introduzione delle auto elettriche e ibride nel mercato complessivo delle auto resta del 1,6 % nei primi tre mesi dell'anno.



Vediamo adesso la classifica delle auto elettriche e ibride più vendute a Febbraio e nei primi due mesi del 2016.

Sui gradini del podio delle elettriche pure a Febbraio troviamo :

1° posto - Nissan Leaf con 46 unità,
2° posto - Tesla Model S con 20,
3° posto - Mercedes Classe B con 6 auto.

Nei primi 4 mesi del 2016

1° posto - Nissan Leaf con 230 unità,
2° posto - Citroen C-ZERO con 92 auto,
3° posto - Tesla Model S con 69.



Le auto ibride più vendute sono:

1° posto - la Toyota Yaris con 1.425 unità,
2° posto - la Toyota Auris con 752,
3° posto - la  Toyota RAV4 con 268.

Nei primi 4 mesi del 2016

1° posto - la Toyota Yaris con 8.843 unità,
2° posto - la Toyota Auris con 3.586,
3° posto - la RAV 4 con 1.430.


Tra qualche giorno vedremo il mercato delle auto elettriche/ibride negli Stati Uniti.





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